Strumenti obbligazionari, come valutare correttamente i rischi

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Quando un investitore decide di comprare strumenti obbligazionari, deve subito individuare l’esposizione al rischio che ne deriva. L’economia non è il tuo forte? Ti aiutiamo noi.

Il controllo del rischio da parte dell’investitore è, dunque, alla base della gestione personale del portafoglio titoli. E’ opportuno, infatti, valutare il grado di rischiosità di ciascun titolo e, se del caso, limitarne la presenza in portafoglio.

Con questo, non si vuole affermare che bisogna scartare a priori i titoli rischiosi. Anche se si ritiene che il rischio sia notevole, non si dovrebbe rinunciare all’acquisto di un’emissione obbligazionaria, come titoli di Stato od obbligazioni societarie, ma sarebbe opportuno, invece, fissarne un livello percentuale, adeguato alla personale capacità di sopportare cali di prezzo od eventuali minusvalenze.

Rischio strumenti obbligazionari in valuta

La storia dei mercati finanziari mette al primo posto, nella scala dei rischi, il comparto valutario. Il rapporto di cambio tra diverse monete è soggetto a variazioni anche rilevanti. E non è importante se si investe in monete cosiddette “forti”, perché anche in questi casi possono verificarsi oscillazioni marcate.

Ma perché comprare strumenti in valuta estera? Negli ultimi anni le bassissime redditività delle obbligazioni emesse in Area Euro hanno fatto decidere molti investitori a scegliere strumenti denominati in dollari o sterline inglesi o corone del Nord Europa, o altro ancora.

Chi lo fa è alla ricerca di una migliore redditività, ma deve farlo consapevole che spesso i rapporti di cambio sono molto volatili: più alto è il rischio, più alta è la possibilità di guadagnare, ma anche di perdere.

In questi casi, sarebbe consigliabile investire in strumenti obbligazionari con durata breve, per evitare il rischio tassi, o con un alto grado di affidabilità, per evitare il rischio emittente.

Il rischio tassi

Sia che il titolo abbia denominazione in euro, sia che l’abbia in altre monete, il rischio tassi è sempre presente.

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