Felicità: per il World Happines Report vince la Danimarca

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Il World Happines Report 2016 è uno studio, pubblicato a partire dal 2012, che calcola un’indice del grado di felicità dei paesi nel mondo. Voluto dall’Assemblea delle Nazioni Unite esso dovrebbe avere l’obiettivo di dare linee guida ai governi nelle loro politiche pubbliche. Come al solito sembrerebbe che i nostri governi non leggono mai questi report, ma lasciamo perdere.

Lo studio, pubblicato a Roma a Marzo, ha utilizzato le seguenti variabili per calcolare il grado di felicità delle singole nazioni:

  • il PIL pro-capite,
  • il sostegno sociale,
  • la speranza di vita in buona salute,
  • la libertà di fare scelte di vita,
  • la generosità
  • la fiducia nel sistema (percezione della corruzione).

Danimarca, Svizzera ed Islanda sono sui gradini più alti podio.
L’Italia è solo al 50° posto, influenzata negativamente dalla percezione di corruzione. Ma perché in Italia c’è corruzione? 🙂

Analizzando nel dettaglio questo documento, si percepisce come la ricchezza, in assenza di altre condizioni non è sufficiente per garantire la felicità. A dimostrazione di questo il Qatar con il PIL pro capite più alto al mondo è solo 36° mentre il Lussemburgo, ai primi posti per PIL pro capite, si trova al 20esimo posto. In posizioni interessanti, a sorpresa, il CostaRica 14°, la Thailandia 33° (davanti all’Italia) ed il Portogallo solo al 94° posto. Nelle ultime due posizioni rispettivamente Syria e Burundi (156° e 157° posizione).

Siracusa
Siracusa, Ortigia

E voi di Bombagiù come la vedete questa classifica? Quali altre variabili includereste nel calcolo? Io dico la mia: il meteo, in altri termini il numero medio di giorni di sole all’anno, e la geografia del paese (per esempio la presenza del mare). Probabilmente è soggettivo, obietterebbero i ricercatori, ma quante sono le persone del mondo che non possono stare senza sole e mare? E’ più felice un pescatore di Siracusa oppure un contabile a Copenaghen?

Fateci sapere la vostra.