Chi ha inventato il vibratore? Il 49% delle donne ne ha uno.

Sembra che sia nato a scopo terapIl primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile fu usato in Francia nel 1734. Venne chiamato “tremoussoir”. Funzionava tramite un meccanismo a molla e veniva usato per trattare le pazienti affette da isteria.eutico.

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Chi ha inventato il vibratore?

Il vibratore nacque a scopo terapeutico per curare l’isteria delle donne nell Ottocento.

Sembrerebbe quasi assurdo, ma non lo è. Nel lontano Ottocento, si credeva che le donne fossero affette da isteria se presentavano disturbi come insonnia, senso di fame e ritenzione idrica riconducibili ad un malfunzionamento dell’utero (hysteron – in greco), ritenuta una patologia tipica delle donne,  e che per curarla bisognasse praticare massaggi pelvici.

Un film che tratta questa tematica è Hysteria, ambientato in epoca vittoriana. Il film parla del giovane medico Mortimer Granville che crea il primo vibratore elettromeccanico, cui segue nel 1899 il primo vibratore a batteria.

Chi ha inventato il vibratore?

Hysteria

Il primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile fu usato in Francia nel 1734. Venne chiamato “tremoussoir”. Funzionava tramite un meccanismo a molla e veniva usato per trattare le pazienti affette da isteria. Nonostante l’invenzione del tremoussoir e la masturbazione non ancora tollerata per le donne, per coloro che non raggiungevano l’orgasmo, i medici, continuavano a praticare con le dita i “massaggi medici” che arrecavano slogamenti e infezioni alle loro dita ed ai polsi. Risultato dovuto anche all’abbondante flusso di pazienti che ricorrevano alla pratica per raggiungere il cosiddetto parossismo, definizione vittoriana di orgasmo.

Nel 1869 George Taylor, fisico statunitense, mise a punto il manipulator, il primo vibratore a vapore. Un aggeggio molto particolare che riusciva però a offrire supporto ai medici durante il trattamento. Aveva la forma di un tavolo a cui era collegata una sfera, oggetto che esercitava la stimolazione, avviata da un macchinario a vapore solitamente posizionato in una stanza adiacente. Non era l’unico strumento usato per la stimolazione genitale. Un altro sistema piuttosto comune, infatti, era la “doccia pelvica”, un forte getto d’acqua indirizzato verso l’area genitale delle pazienti.

Granville migliorò l’oggetto inventando il primo vibratore elettromeccanico, che fu pubblicizzato da un’azienda statunitense come “massaggiatori” rivolti sia a donne che uomini.

Tra gli anni venti e trenta cominciarono a essere usati nell’industria pornografica e associati ad atti sessuali espliciti. Per la moralità dell’epoca non potevano più essere venduti come strumenti medici. Con la rivoluzione sessuale degli anni sessanta, si ebbe un radicale cambiamento dell’emancipazione sessuale femminile e così nel 1968 fu brevettato il primo vibratore senza fili.

Dopo poco, l’American Psychiatric Association dichiara che l’isteria non è una patologia, ma un mito. E così svanisce anche il tabù del vibratore, che ai giorni nostri vuoi per gioco o per soddisfazione personale, almeno il 49% delle donne ne ha uno