Gli improvvisi e inspiegabili ritorni di fiamma

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Gli improvvisi ritorni di fiamma. Ci siamo passate tutte, giusto?

All’improvviso, mentre siamo belle tranquille, magari fidanzate o sposate oppure anche serenamente single, la nostra famigerata ex-fiamma decide che è giunto il momento di ricontattarci. Peccato che nel frattempo sia passata non una settimana, non due o sei mesi, ma tipo cinque anni. Lo ripeto: cinque lunghissimi anni.

Immaginate la scena. Voi, comodamente stravaccate sul divano a guardare le repliche di Sex and the City. Oppure in bagno, con il silkepil in azione e in mano le pinzette per acchiappare i piccoli peli invisibili rimasti sotto l’ascella. Il cellulare vibra e suona, è arrivato un Whatsapp. Sarà la friend del cuore, o il gruppo di colleghi di lavoro, o mamma che ha sbagliato, stava frugando il telefono e le è partito un messaggio tipo fnjdhdjbxnjsk seguito da varie faccine. E invece, surprise! E’ Paolo, che chiede semplicemente “Ehi come va? Ti andrebbe di uscire a cena stasera?” Ma Paolo chi, pensate dubbiosa mentre continuate a far ronzare il silkepil. La foto del profilo non vi aiuta, è sfocata e si riesce a stento a capire se trattasi di maschio contemporaneo o uomo delle nevi.

Mentre passate dall’ascella destra a quella sinistra, e rovistate nella memoria con non poca fatica, dopo qualche minuto vi sovviene l’illuminazione.

Paolo è una vostra ex fiamma, un tizio nè carne nè pesce frequentato per qualche settimana e scaricato via sms perchè aveva un problema di alitosi tramite vecchia scusa inflazionata ma sempre efficace: in questo frangente della mia vita mi sento confusa e non riesco a capire quale sia la mia strada, frastornata da emozioni, ansie e dubbi che spaccano il mio cuore e mi portano in direzioni divergenti. In altre parole, ti lascio perchè hai l’alitosi.

Questo ritorno di fiamma vi lascia, come dire, basite. Uno, perchè sono passati cinque anni. Un’eternità praticamente. Cioè, il giovanotto non si è neanche posto il problema che magari tu nel frattempo ti sarai fidanzata, sposata, avrai fatto sei bambini o sarai morta. Secondo, si parla di una avventura durata una settimana e mezzo forse, quindi difficilmente si crede che in un lasso di tempo così breve si sia costruito un amore così travolgente da portarti a ricontattare una persona dopo secoli. Anche perchè in quel caso ci si sarebbe fatti vivi un attimino prima, no? Non dopo cinque anni.

Questi ritorni di fiamma sono davvero inspiegabili.

Non è l’amore della tua vita, colui che ti ha spezzato il cuore e lo ha lanciato nell’Oceano Indiano e dato in pasto agli squali. Non è il tuo ex fidanzato storico, quello con cui hai quasi sfiorato il matrimonio. E’ Paolo Vattelapesca, quello con l’alitosi e pochi capelli, che ricordi giusto perchè baciarlo è stata una delle esperienze più difficoltose della tua esistenza, e ancora adesso non capisci come cavolo hai fatto a resistere per più di una settimana con quell’essere. Poi ti ricordi che per cinque giorni avevi avuto un raffreddore da paura, quindi ecco spiegato il mistero.

E di certo Paolo non avrà passato cinque anni a struggersi e annientarsi per la tua mancanza, a meno che non abbia seri problemi mentali. Semplicemente, da bravo maschio contemporaneo, non può resistere alla sindrome dei ritorni di fiamma. Ergo, essendosi trovato in una situazione di stallo, senza uno straccio di compagna nè di trombamica o simili (onde per cui molto probabilmente non ha ancora curato quel piccolo problemino di cui sopra), ha semplicemente acchiappato il cellulare e fatto scorrere la rubrica. Facile, no? Per scoprire che ha ancora i numeri di quattro o cinque malcapitate che, a quanto ricorda, erano tutte potabili e dotate di scarso senso dell’olfatto.

E poco importa se sono passati cinque anni o dieci. I ritorni di fiamma non guardano in faccia nessuno. Inoltre si sa, mal che vada si prende merda, ma in quello siamo diventati tutti professionisti. Più o meno.