Quando si parla di San Giovanni a Teduccio dire “Napule è mille paure” casca a fagiuolo.
Parafrasando Pino Daniele il gioco di parole è subito fatto. Si parla spesso, senza peraltro che si faccia qualcosa di concreto, di Terra dei fuochi o di Bagnoli. Ma a Napoli città c’è un altro quartiere vittima del disastro ambientale: San Giovanni a Teduccio. A denunciarlo diverse organizzazioni che operano sul territorio, come il Comitato civico San Giovanni, la Coalizione Stop Biocidio e il Forum Diritti e Salute.
In questo quartiere dimenticato dalle amministrazioni susseguitesi da anni e un tempo industriale, l’esposizione ad elevati quantitativi di contaminanti ha comunque presentato il conto: tumori alla vescica o all’utero, casi di mieloma, malformazioni, infertilità. Gli esperti intervenuti in consiglio comunale parlano senza remore di una stretta correlazione tra l’inquinamento e l’insorgenza di particolari tipi di patologie tumorali o l’infertilità nelle popolazioni esposte.
Siamo alle solite a Napoli c’é chi abusa e viene assolto e c’é chi paga per questo: come sempre gli innocenti.
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A lanciare l’allarme il Comitato civico San Giovanni insieme a Coalizione Stop Biocidio e Forum Diritti e Salute Napuli est mill paur.
L’Italia lo sappiamo che é fatta di contraddizioni, scandali, storie che vanno, vengono e poi ritornano. Non si finisce mai di sbagliare e di sbagliare nuovamente. Un circolo vizioso che si ripete e si traduce in un paese dove a governare sono la corruzione, l’interesse personale e la falsità delle persone. Per questo la tendenza netta porta migliaia di giovani ogni anno a puntare sulla vita all’estero e lasciare all’Italia solo il piacere delle vacanze e del buon cibo. Una magra consolazione purtroppo. Una amarezza che cresce di anno in anno. In tutto questo la politica ci prende in giro perché sanno quello che stanno facendo ma se ne fregano perché loro guardano il loro bottino di breve periodo e niente altro.
