“Ore 00, in discoteca con gli amici
una serata come tante altre
da raccontare, bere, ballare, fumare.
La notte ingoia altro rumore
lo sballo tiene testa,
girano pasticche di ecstasy.
Sono eccitata: perché no?
L’adrenalina sale come anche la frequenza cardiaca,
la musica è assordante.
Sono le 04.00 del mattino, dovrei essere a casa,
il ritmo è incalzante
l’euforia alle stelle, … poi lo schianto.
Il cuore non regge la chimica della pasticca
Forse è stata tagliata male, bastardi!
Mi sento male, i miei amici fuggono,
la paura è più forte dell’amicizia,
sto sempre più male
in lontananza la sirena dell’ambulanza diventa eco, poi il buio …
A terra il mio corpo incontra la morte.
Il silenzio scende a raccogliere di ognuno lo sgomento.
Il giorno dopo gli amici postano:
“chissà dove eri tu, ti abbiamo cercato
tra le nuvole , ma tu non c’eri.”
“Ora, invece , sono qui dove ogni cosa
ha un altro colore.
Sono qui perché la vita l’ho bruciata,
ho cercato senza cercare,
ho dato volto a maschere,
ho dato valore a cose senza valore.
Ora mi trovo qui dove il pensiero crea immagini
e ogni cosa si veste di luce.
Siamo atomi di niente
dentro un progetto d’amore
più grande della nostra comprensione.

Vedo ancora le mia corsa verso illusioni,
l’affanno vorticoso verso il niente,
la mia cecità a discernere,
vedo della vita la Vita,
il punto di fuga, il confine labile.
Vedo orizzonti nuovi
anche la prospettiva cambiare,
vedo mete finite diventare infinite,
sento il respiro del mondo a inseguire l’effimero,
l’anelito di libertà a trasgredire,
sento il grido di chi si è perso
dietro viaggi assurdi.
Rivedo i “bastardi” vendere le pasticche
fare profitto sulla pelle della nostra dipendenza.
Ora non ho domande,
ma solo pensieri in fuga.
La vita è un dono, preziosa,
finita ma capace di infinito,
è un bene da difendere, trafficare.
Alcool e droga non sono risposte ai problemi
La musica non è per lo sballo
è ascolto piacere, gioia evasione, emozione.
Forse domani sarà come ieri,
ancora prigioniero dei sogni
della nostra esuberante età,
della nostra fragilità psicologica,
però fermarsi a riprendersi il pensiero
e diventare più responsabili
può aiutare a vivere.
No ! Non si può morire così …
La vita è la Vita. “