L’amore dei vecchi

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L’amore dei vecchi è quello delle dentiere nell’acqua, dell’ultimo bacio quando si fa sera, delle poche risate davanti la stufa. In quanti, desideriamo vivere per poi morire, nella mano tanto amata da ragazzi — la stessa identica mano con qualche ruga in più sul dorso. E di quelle mani, come di quegli occhi, non possiamo farne a meno. L’amore, quando si è vecchi, si trasforma nell’affetto più profondo, nella consolazione di un’intera esistenza. I ricordi riaffiorano come papaveri nel mese di maggio, la bella stagione si fa più breve — davanti lo sguardo restano ancora pochi passi.

Auguriamoci dunque, un amore che superi il tempo, che lo sovrasti fino a consumarlo, che ci consumi. Chi è che non ricorda le storie raccontate dai nostri nonni? Gli anni di un passato oramai remoto, lontano. Si avverte nostalgia persino nelle parole, sembra che tutto quel mondo si sia dissolto nel nulla. Restano vivi i sentimenti e i valori che hanno caratterizzato un’epoca povera ma assai concreta.

I sogni si materializzano in verbi, così pure i rimpianti — quell’amaro che resta in bocca come il più duro dei veleni.

Una vita di sacrifici, di lavori fuori casa, di campagna. Donne che spesso restavano ad accudire i propri figli, altre che prestavano servizio in altre città italiane: le nostre balie ciociare. Gli uomini costretti ad emigrare in Argentina o in Canada, per potersi pagare la casa, per mantenere quei figli rimasti a casa con le loro madri. Sacrifici e sudore concentrati nello strato di pelle di uomini e donne che hanno reso grande la nostra terra. L’amore per il popolo. L’amore per la famiglia.

È tutto questo amore in che modo è stato ripagato dai noi?

Nella migliore delle ipotesi, ci siamo presi cura dei nostri anziani, siamo andati a trovarli nelle loro case stanche, abbiamo condiviso un buon piatto di polenta. Parlato della vita attuale, dei problemi che affliggono le nostre esistenze, delle tante informazioni che ci giungono da ogni mezzo di comunicazione. I giornali che non si leggono più, il tempo che scorre inesorabilmente, la poca serenità che sentiamo nel cuore. Tutto questo nella migliore delle ipotesi. Ci sono poi quelli dimenticati, lasciati lì con i loro vecchi gingilli, pochissime cose di valore, se non il loro immenso amore. L’amore dei vecchi.