Amore e ‘l cor gentil sono una cosa,

sì come il saggio in suo dittare pone,

e così esser l’un sanza l’altro osa

com’alma razional sanza ragione.

Falli natura quand’è amorosa,

Amor per sire e ’l cor per sua magione,

dentro la qual dormendo si riposa

tal volta poca e tal lunga stagione.

Bieltate appare in saggia donna pui,

che piace a li occhi sì, che dentro al core

nasce un disio de la cosa piacente;

e tanto dura talora in costui,

che fa svegliar lo spirito d’Amore.

E simil face in donna omo valente.

Amore e 'l cor gentil“Questo sonetto si divide in due parti” (Vita Nuova, XX), chioserà successivamente Dante: “ne la prima dico di lui in quanto è in potenzia; ne la seconda dico di lui in quanto di potenzia si riduce in atto. La seconda comincia quivi: Bieltate appare. La prima si divide in due: ne la prima dico in che suggetto sia questa potenzia; ne la seconda dico sì come questo suggetto e questa potenzia siano produtti in essere, e come lʼuno guarda lʼaltro come forma materia. La seconda comincia quivi: Falli natura. Poscia quando dico: Bieltate appare, dico come questa potenzia si riduce in atto; e prima come si riduce in uomo, poi come si riduce in donna, quivi: E simil face in donna”, concluderà.


Amore e ‘l cor gentil