L’ anguria fa bene? Scopriamo le proprietà ed i benefìci dell’anguria, i consigli per acquistarla, come conservarla, come utilizzarla e le eventuali controindicazioni.
Nel periodo caldo il nostro organismo necessita di un apporto maggiore di liquidi a causa della naturale perdita di acqua che avviene attraverso la sudorazione, la saliva, la respirazione e l’urina.
L’anguria, detta anche cocomero, è proprio l’alimento per eccellenza adatto alla stagione estiva. Insieme con il melone, è uno dei frutti più apprezzati, perché la sua polpa, grazie al notevole contenuto di acqua, è molto rinfrescante e dissetante: la sua composizione vede la presenza di oltre il 90% di acqua e del 7% circa di zuccheri.
La pianta ed il frutto
Il nome scientifico è Citrullus lanatus, appartenente alla Famiglia delle Cucurbitacee, la stessa dei meloni, dei cetrioli e delle zucchine.
E’ una varietà di melone originaria dell’Africa, della valle del Nilo, dove era coltivata dagli antichi Egizi; in seguito si diffuse nei Paesi mediterranei fino a giungere in Italia all’incirca tra il II ed il III secolo d.C.
Oggi viene prodotta soprattutto in Cina, Russia, Turchia, Brasile e Stati Uniti. In Italia viene coltivata in particolare in Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Sicilia.
Curiosamente, nel Nord Italia ed in Sardegna è chiamata più comunemente “anguria”, nel Centro Italia “cocomero” e nel Sud “melone d’acqua”.
Come tutti i meloni, l’anguria cresce su una pianta annuale, erbacea e rampicante, predilige i climi caldi e temperati ed ha bisogno di molta acqua. La fioritura avviene tra maggio e settembre.
Il frutto ha una forma allungata, tondeggiante o sferica ed il suo peso va da qualche chilogrammo fino ai quaranta chili e anche più. La buccia è spessa e fragile, la polpa friabile è rossa, rosa, bianca o gialla e racchiude dei semi lisci neri, gialli o bianchi.