Compito in classe? Non si copia! I metodi thailandesi

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Chi di voi non ha mai copiato o tentato di copiare in classe?

Ancora mi ricordo all’università quando durante un esame di statistica in un aula di 500 persone un ragazzo di fianco a me continuava a chiedermi una mano finché il professore infastidito gridò ad alta voce: “Voi due? Adesso vi sbatto fuori”. Quel ragazzo, divenuto poi mio amico, per difendersi disse a testa bassa: No prof, non pensi male gli stavo chiedendo semplicemente che ore sono!”

“Ma che diamine!”, gli dissi ridendo una volta diventati amici, “non solo abbiamo rischiato di essere cacciati ma ti inventi anche una cagata del genere? Ma cambia pusher! Ti meriti davvero di studiare alla CEPU.”

Scherzi a parte, i professori possono veramente perdere la testa quando vedono studenti copiare ed è quello che è successo in Thailandia a Songkhla dove un docente disperato si è inventato un metodo a dir poco bizzarro. Gli studenti in classe con l’ombrello aperto per coprire la visuale. Vi rendete conto? Seguono alcune foto dei più divertenti metodi thailandesi.

thai-umbrella-2metodi thailandesiNon è la prima volta che succede. Tre anni fa in un’università di Bangkok utilizzarono un casco “anti-scopiazzo” fatto di fogli di carta. Guardate le foto, difficile da credere.

metodo anti-scopiazzo

Un cappello a dir poco originale. Qual’è il metodo che preferite? Noi italiani attribuiamo all’ombrello aperto in luogo chiuso la causa di una imminente sfortuna estrema. Quindi questo metodo “Portasfiga” sicuramente non dovrebbe essere mai suggerito da un insegnante italiano. Ti immagini che “iella” potresti avere? Ad esempio avere degli studenti incapaci per decine di anni. Oppure dal lato dello studente non prendere mai più una sufficienza.

Ragazzi. Studiate che è meglio.

O fatevi dei bigliettini 🙂