Lei aveva appena dodici anni ed andava a scuola dalle Francescane Francesi, il suo nome Eloise corrispondeva alla sua personalità ed alla sua bellezza.
Ancora bambina o meglio a cavallo fra il mondo delle fiabe raccontate dai nonni per la buona notte e la crescita che a quella età scoppia improvvisamente e segue la realtà della vita.
Erano altri tempi e l’età dell’amore era diversa da quella di oggi, i ragazzi ottenevano la maggiore età, per le donne a 18 anni e per i maschi a ventuno e come era d’obbligo allora i giovani andavano a fare il servizio militare certamente non per imparare ad amare ma per avviarli alla guerra, combattere, uccidere, speculare per conto del Potere, con la droga predisposta a portata di mano.
I capi con tante stellette confermavano di non sapere nulla di ciò che accadeva durante il servizio militare.
Le ragazze invece, venivano cresciute con i ricami, le bambole, il cane, il gatto o il criceto e il dono dell’amore, con la speranza di incontrare il Principe Azzurro per condividere la propria vita come costola del maschio, lavorare a metà paga ed essere sempre disponibili.
Lui, serio studioso di nome Riccardo con un paio d’anni in più, per l’esattezza quindici anni, dove nulla lo distraeva dai suoi libri e non pensava affatto alle differenze di genere, perché il suo obiettivo di vita era di divenire un personaggio della Scienza copiando le orme del padre.
Il primo incontro procurato dal destino fra Eloise e Riccardo ad una fermata dell’autobus con un semplice scambio di sguardi che iniziò ad accendere quella lambadina che fa distinguere gli esseri nel mucchio di persone di ogni età in attesa alla fermata del mezzo pubblico.
Quel giorno fra i due soltanto uno sguardo e nessuno dei due osò fare un gesto, un saluto, un sorriso, per farsi rimarcare, ma da quel di qualcosa iniziò a germogliare in entrambi i cuori.
Lei ritornando a casa e rivolgendosi alla nonna di cui era molto legata e non nascondeva nulla, disse: sai nonna? oggi ho incontrato un ragazzo che non avevo mai visto prima, ma lasciò in me un bel ricordo.
Nei due o tre giorni seguenti non ebbero l’occasione di incontarsi a causa di orari differenti nel ritornare a casa dopo la scuola frequentando scuole diverse, ma da ambo le parti ci fu quell’interesse a rivedersi, incontrarsi.
Passarono i giorni e la reazione iniziale incominciò a raffreddarsi, senza più pensare di scorgere quella lampadina che aveva generato le palpitazioni iniziali in entrambi.
Una settimana dopo, nella medesima fermata l’incontro determinante che diede ad entrambi quella spinta a dimostrare l’interesse a divenire amici o qualcosa di più.
Lui si avvicina a Lei mentre Lei era ansiosa di incontrarlo.
Ciao, mi chiamo Riccardo e tu? Eloise, piacere di rivederti.
Quanto sei bella, beh, anche tu non scherzi.
Salgono sul mezzo e l’Autobus parte con uno scossone facendoli involontariamente abbracciare, dopo di che una risata. Oramai si era rotto il ghiaccio ed i due si sentivano già legati virtualmente l’uno all’altra.
Durante il tragitto ebbero la possibilità di scambiarsi tante parole sino a darsi appuntamento per il giorno dopo.
Allora non c’erano i telefonini ed ognuno si creava sistemi di segnalettica dandosi appuntamenti, oppure andando sotto casa con fischi, ritornelli o pietrine sulle finestre per richiamare le attenzioni dell’amato o amata.
Passarono i mesi e gli anni dove per ragioni di cambio scuola i due innamorati si incontravano sempre meno sino alla decisione finale di mettersi insieme nonostante le forti opposizione di entrambi i Genitori che sognavano un fidanzamento ufficiale seguito da un matrimonio.
Nulla di nulla i tempi cambiano e cambiano pure le tradizioni, per gli innamorati era ed é sufficente una stanza ammobiliata in affitto e per fidanzamento al posto degli anelli é sufficiente l’amore ricambiato.
L’amore é il rispetto sono necessità primordiali sia fra amici e molto di più fra innamorati soggetti a gelosie iniziali, con il buon esempio dei coniugi o genitori che si trasmettono ai propri discendenti figli e viceversa, differenziandosi dagli altri sensi, imponendo lo scambio dei sentimenti, altrimenti tendono al deterioramento sino all’allontanamento ed in alcuni casi sino all’odio.
Non era il caso di Eloise e Riccardo baciati da un sentimento profondo di amore dettato dal destino.
Terminati gli studi, Lei segretaria di Direzione con esperienza in quattro lingue straniere col Diploma in Economia, e Lui Ingegnere figlio d’arte avendo ereditato gli insegnamenti dal padre Ingegnere, entrambi trovarono lavoro e decisero di fare il grande passo con il matrimonio che fu scelto in forma riservata per evitare le grandi spese come da usanze, le quali si trascinano per anni di debiti che generano frizioni conseguenti a matrimoni sfarzosi con i tanti invitati, fotografo, vettura di rappresentanza, viaggi, alberghi, ecc.
Eloise e Riccardo preferirono da bravi economisti a investire sull’acquisto di un appartamento, il loro nido d’amore che permise di vivere felici con l’arrivo di tre figli due maschi ed una femmina i quali completarono il loro grande sogno d’amore.