Piccolo bambino sconosciuto,
dalla televisione accesa
mi giunge la tua immagine.
Che pena dinanzi a tanto soffrire!
Il tuo ventre gonfio,
le tue gambe scheletrite, la testa deforme
dove spiccano enormi occhi
che lentamente si stanno chiudendo
e forse tra non molto
si chiuderanno per sempre.
Ma ancora, attraverso le pupille dilatate
riesco a scorgere una luce di speranza
che implora: “Aiutatemi!”
Vedo mosche fastidiose
che ti girano attorno torturandoti,
si posano sul tuo corpo già devastato
dalla fame, dalla LEBBRA e dall’ A.I.D.S .
Che strazio piccolo mio, guardarti impotente!
Le lacrime che sgorgano dai miei occhi
non servono a nulla.
Poco, molto poco posso fare da sola.
Allora parlerò di te piccolo sconosciuto
e dei tuoi simili, e che le mie parole
possono giungere in ogni cuore,
e se insieme a me ci saranno altri,
tu non sarai più solo
a combattere la tua battaglia per la vita.
Se ognuno, pensando a te donerà una moneta,
anche tu, potrai avere una vita migliore!