Barriere architettoniche? Eliminiamole!!! Soprattutto quelle mentali

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Le barriere architettoniche nella vita di un diversamente abile sono un ostacolo difficile da debellare, soprattutto se sono “mentali” e cioè provenienti da una società non abbastanza pronta ad affrontare un argomento così delicato ed importante.
Mi capita spesso, durante le passeggiate con i miei genitori, di venire giustamente notato da bambini che incuriositi dalla carrozzina, chiedono lumi ai propri genitori: “Mamma (o papà), cos’ha quel bambino? Perché è seduto? Il genitore, forse preso dalla fretta o non abbastanza informato dà una risposta, non solo banale ma anche sbagliata:

“Amore, il bambino è malato, non sta bene”.

Ascoltata la conversazione, deciso a correggere il tiro, intervengo, facendo notare al genitore che la risposta data è sbagliata e che una persona si definisce malata solo quando ha la febbre o il raffreddore e che la disabilità non può e non deve essere etichettata come malattia e neanche come un pretesto di “pietismo”, perché noi disabili siamo uguali agli altri, e gli altri non sono diversi da noi !!!. Alcune persone, capito l’errore si fermano ad ascoltare, altre prese dall’imbarazzo scappano via; non capendo che così facendo non formano in modo corretto le generazioni del futuro; (i propri figli); impartendo loro convinzioni e pregiudizi della società d’oggi. Ecco! Pregiudizi! Nel 2020 non dovrebbero esistere ed invece, come dimostrato sopra esistono e vanno debellati al più presto. Come? Una grande mano la possono dare le istituzioni che a mio parere stanno affrontando il tema con superficialità.

E allora come intervenire?

Una situazione comune ed ancora presente purtroppo è la presenza di barriere architettoniche in Italia. Stanziate un bel po’ di soldini per avere in un domani molto prossimo un’Italia “barriere architettoniche free”.

Cambiando argomento, ma non troppo. Vogliamo parlare degli automobilisti indisciplinati?

Anche loro creano “barriere mentali”. Un esempio su tutti? Il parcheggio disabili occupato abusivamente da chi non ne ha diritto con la mancata esibizione del pass (CUDE) quello blu per intenderci. O addirittura automobilisti che esibiscono ancora il talloncino arancione, non più valido perché sostituito definitivamente dal CUDE o che addirittura non hanno il disabile in macchina; (eh si, ci deve essere il disabile titolare del pass in macchina non basta solo il tesserino !!!). Questo è solo uno dei tanti scenari che si presentano quotidianamente.

E di chi parcheggia la macchina davanti agli scivoli impedendone l’uso?

Riflettete gente, riflettete!!! Non si sa mai nella vita, per una casualità potreste essere voi disabili. E poi come la mettiamo? Mi rivolgo quindi a questi automobilisti indisciplinati. Contate fino a tre prima di fare una cosa, non si sa mai !!! Parafrasando un noto slogan, (mi scuso fin da subito per averlo preso in prestito, ma rende bene l’idea)

Che mondo sarebbe senza barriere architettoniche? (sia fisiche che mentali) Sicuramente un mondo migliore e più accessibile a tutti.