,,,Ecco la palla
fionda, sfreccia, rovina,
da un colpo vibrato
oltre la rete attende.
La ricezione è buona
s’impenna ancora la palla
va oltre la parabola
a disegnare geometrie
ridiscende morbida
dalle dita sospinte
la schiacciata è nell’aria
poi il colpo: una frustata, secca
a tracciare una diagonale imprendibile …
è il punto, sospirato, sognato.
Solo un attimo e tutto ricomincia,
la partita riprende, sembra infinita,
qualche volta il “muro”
frena il vigore, altre volte
sulla rete il gioco frana.
Poi ancora a costruire
per chiudere una partita
dove ognuno diventa risorsa
e l’insieme porta alla vittoria.
La palla nell’aria “viaggia”
anche il pensiero la tiene in volo,
poi l’ultimo punto
il cuore pulsa di ansia
sta per rotolare
un tuffo per riprenderla
prima di avvitarsi tutta
oltre la rete per il colpo decisivo:
un pallonetto a superare
le braccia avversarie.
Solo un urlo accompagna la palla
a toccare finalmente terra: è finita!
L’abbraccio segna la vittoria
le mani, altre mani incrociano,
resta un’eco che riempie
di gioia il campo
poi il sorriso a dipingere
il giorno d’ impresa …

“Che partita “raga”.