Si è aperta con la scoppiettante stable del New Day la prima edizione di Clash of Champions, evento PPV tutto firmato dal roster di Raw (dopo il draft di Luglio 2016). Ad accogliere l’evento, il Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, in Indiana.

Il New Day ha dovuto difendere il Tag Team Championship (titolo detenuto da 399 giorni) contro Luke Gallows e Karl Anderson. Una partenza molto positiva per i due del The Club e un match molto combattuto, che ha visto un Kofi Kingstone poco brillante e un Big E che fa bene ma non abbastanza. Un incontro finito con la conferma dei campioni uscenti solo grazie all’intervento scorretto di Xavier Woods.

Come è andato a finire Clash of Champions?

Lo show ha visto poi la sfida per il ritornato WWE Cruiserweight Championship tra lo sfidante Brian Kendrick e il campione in carica T.J. Perkins. Agilità, mosse veloci e “atipiche” per chi è abituato agli incontri tra pesi massimi, contromosse magiche e tecniche di sottomissione: grazie ad una Cloverleaf rovesciata, il Campione vince questo incontro molto interessante.

Il match successivo ha visto il confronto finale tra Sheamus e Cesaro. I due, a partire da Summerslam, hanno iniziato una sfida al meglio dei 7 incontri: dal 3-0 secco messo a segno durante le settimane dall’irlandese, lo svizzero è riuscito a pareggiare fino al 3-3. Uno scontro sofferto, che ha visto mosse spettacolari (ed anche una caduta bruttissima di Cesaro) e numerose mosse finali annullate. Il match finisce per doppio KO tecnico dopo una pessima caduta oltre le barriere dei due lottatori.

Lo scontro tra Jericho vs Sami Zayn parte subito con ritmi molto veloci. Un derby canadese combattutissimo, dove entrambi i lottatori hanno gareggiato con eguale intensità ed impegno. Il match viene vinto per esperienza da un commosso Y2J.wwe-clash-of-champions-wweclash-charlotte-kevin-owens-rusev-the-new-day_3789979

A seguire un Triple Threat match per il Raw Women Championship tra la hugger Bayley, la boss Shasha Banks e la regina Charlotte accompagnata da Dana Brooke. Ancora una volta un match bellissimo, tecnico, combattuto, che allontana l’idea che la divisione femminile sia fatta di lustrini e Pillows Match. Una collisione fortuita tra le due sfidanti ha favorito la Campionessa, che mantiene il suo titolo.

Il bruto bulgaro Rusev, accompagnato come sempre dalla sua bellissima moglie Lana, ha difeso il suo US Title dall’assalto dell’ex mastino dello Shield Roman Reigns. Un match portato avanti dal bulgaro e che ha visto Reigns soffrire per parecchi minuti; ma la situazione viene ribaltata e la seconda parte del match vede il bulgaro in difficoltà, a tal punto che Lana si vede costretta ad intervenire più volte su conteggi che sarebbero stati decisivi per il suo uomo (l’arbitro la manda in seguito negli spogliatoi). Il match viene vinto dal mastino, che riesce ad uscire dalla accolade di Rusev (e perfino a caricarselo sulle spalle). Un giusto riconoscimento per i fantastici match combattuti dopo il suo rientro post sospensione.

A chiudere il PPV il match per lo WWE Universal Championship. Seth Rollins prova l’assalto contro Kevin Owens, divenuto campione grazie all’intervento di Triple H. Grande tecnica, grandi mosse, grandi voli: un match che, se non fosse stato per l’infortunio dell’arbitro, sarebbe stato vinto da Rollins. Ma il conto di 3 non avviene e quindi si genera il caos (fomentato anche da Jericho, giunto a bordo ring per sostenere l’amico Owens). Alla fine arriva tardivamente un arbitro sostitutivo, accompagnato da Stephanie McMahon, che entra sul ring subito dopo la PopUp Powerbomb che segnerà la sconfitta di Rollins.