Cos’è l’ansia? Per chi non ne soffre è un qualcosa di inutile e facile da gestire. Per chi ne soffre, invece, è un problema che in alcuni casi arriva ad essere una vera e propria patologia.

Non è semplice chiarire in poche parole cosa significhi avere l’ansia. Se ci limitassimo ad una definizione enciclopedica potremmo dire che l’ansia si manifesta quando si viene colpiti da un’intensa preoccupazione o paura riguardo qualcosa che, molto probabilmente, non avverrà. Spesso è accompagnata da sintomi quale tachicardia, dolori al petto, sudorazione eccessiva, nausea. Non è un particolare da sottovalutare. Infatti può anche sfociare in veri e propri attacchi di panico che ti fanno credere di stare sul punto di morire.

Il dettaglio più fastidioso è che tu sai perfettamente che quell’eventualità rimarrà sempre tale, che ti stai immaginando tutto e ti preoccupi inutilmente, ma al tempo stesso non riesci a fermare il cervello che se ne va per la sua strada a braccetto con il corpo, colpito da vari sintomi visibili. Chi non ne soffre spesso se ne esce con frasi tipo: “Devi stare più calma, stai tranquilla, non c’è nessun motivo per preoccuparsi”. Come se non lo sapessi già da sola… il fatto è che se non l’hai mai provata sulla pelle l’ansia non la puoi comprendere, per niente.

Capita di esserne vittima in momenti apparentemente normali della vita, come quando vai ad un colloquio di lavoro.

La sera prima inizi ad agitarti, ad immaginare ogni secondo dell’incontro dell’indomani, ti figuri il tizio che ti giudicherà, le frasi da dire e, ovviamente, la brutta figura che farai. Da lì trascorri la notte in bianco, ti svegli ancor più stanca e di malumore e finisce che il colloquio va davvero male, ma non per i motivi che credevi tu, bensì per colpa dell’ansia. È capace di rovinarti alcuni degli eventi più importanti della tua esistenza, si manifesta nei piccoli dettagli come in quelli più grandi.

Ancora non è stato inventato un telecomando con cui spegnere l’ansia ogni qualvolta si ripresenti né tanto meno l’ansioso è tale perché vuole esserlo. Quindi chiedo a tutti quelli che vivono accanto a persone ansiose di non sprecare fiato con frasi di incoraggiamento o di denigrazione puntando sul fatto che è semplicissimo stare calma, sei tu che comandi la testa, non va da sola. Abbiate pazienza, fate capire alla persona cara che ci siete per ogni evenienza e che, con l’aiuto di uno specialista, si può guarire.

Perché l’ansia non è uno stile di vita, non è una scelta soggettiva, l’ansia è un problema e come tale va affrontato.