Sicuramente, gli uomini si domanderanno dove sono finite le donne. Ma io ora mi voglio soffermare sull’universo maschile.

Cosa, oltre la tendenza alla violenza, é rimasto davvero dell’uomo? Ben poco, purtroppo. Colpa dei troppi continui cambiamenti della sociale che li vuole sempre diversi, imponendo modelli e stili di vita sbagliati.
Ma a me personalmente capita da anni di incontrare, per lavoro e non, uomini che hanno perso ogni connotato maschile. Premetto di essere molto professionale, se mi reco a fare un’intervista, non penso minimamente all’intervistato come uomo o altro ma noto che da sempre, ognuno sente il bisogno di ricordarmi che é sposato, convivente o fidanzato. Il più delle volte, l’intervistato o qualsiasi altro interlocutore, aggiunge persino di essere felice del contesto familiare, come per voler esagerare. Ora, premesso che io vorrei davvero vedere la felicità in ogni casa, cosa assolutamente non vera poiché la felicità esiste in pochissimi casi e spesso per poco tempo, non vedo perché le persone debbano inventare qualcosa che non esiste.

Tornando agli uomini, beh davvero oggi esiste una varietà di soggetti vuoti più delle zucchine, uomini che fanno coppia non per vera scelta ma per caso, donne conosciute nei pub, discoteca, in strada, sui marciapiedi, ecc.

Esiste una infinità di coppie nate da un’avventura duratura, famiglie formate solo per la nascita improvvisa di bebè voluti quasi sempre da donne che, si servono dei bambini per legare gli uomini, un classico sempre di moda.
Non esistono molte coppie moderne che si sono davvero scelte per la vita, tanto poi ben sanno di non durare. A me, però gli uomini sentono il bisogno improvviso di dirmi che sono sposati o fidanzati oppure conviventi, eppure io non chiedo mai lo stato civile ad un uomo, essendo poi io abituata a parlare con gli altri senza pormi problemi.

Dunque ogni uomo, amico, conoscente, persona da me intervistata, si precipita a dirmi il suo stato civile e a raccontarmi la favola dell’uomo felice.

Non solo vedo centinaia di coppie che a tavola non si rivolgono nemmeno lo sguardo, coppie nei locali concentrate sullo schermo del tablet, ma noto un esercito di uomini caduti con donne inverosimili, di ogni tipo, uomini alle prese con passeggini, ragazzini frenetici, uomini più inquieti di quei ragazzini, spesso nati per sbaglio o nati solo per volontà di donne che gli fanno perdere ogni gioia di vivere, donne che fanno perdere la professionalità e tutto il resto.
Cosa rappresentano i tanti soggetti che corrono dietro ai passeggini? In nome della parità, si vedono uomini in giro, sempre fuori casa che non vedono più un piatto di pasta preparato in casa nemmeno sotto tortura perché, in nome della modernità, bisogna non fare più nulla in casa altrimenti si perde tempo prezioso.

Ecco perché gli uomini sono molto risentiti con le donne e i fatti di cronaca raccontano il malumore nelle coppie.

Non esiste più il macho, é ormai chiaro ma mi domando perché mai i miei tanti interlocutori sentono il bisogno di precisare il loro stato civile quando quasi nessuno é davvero felice con l’altra metà.
Non esistono più i corteggiatori, gli uomini che si invaghiscono di qualcuna, che sentono di poter amare, oggi ci si ritrova di fronte ad esseri che sembrano più fragili della ricotta, uomini che sanno solo sbattere sul tavolo: “Sono fidanzato, sposato o convivente! ”
Nemmeno provano a omettere il loro stato civile, no sembra che, dicendolo a me, se ne convincano meglio loro stessi, perché in fondo ben sono consapevoli di non essere felici.

Sposati con chi? Con qualcuna che nemmeno guardano in faccia? Oppure con qualcuna che li porta in pizzeria tutti i giorni?

Del resto in giro si vedono coppie molto improvvisate ed improbabili, figli fatti con donne di ogni nazionalità, certo perché prima nascono i figli, poi si forma la coppia, che poi scoppia.
Alla luce di questo caos generale, mi chiedo:

“Ma dove sono finiti gli uomini?”