Droghe vegetali, le parti attive utilizzate delle piante medicinali

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Le droghe vegetali sono rappresentate da una o più parti di una pianta medicinale e sono utilizzate a scopi terapeutici. Scopriamo come si formano e quali sono.

Le piante verdi sono organismi autonomi in grado di creare costituenti attivi e droghe vegetali utilizzando le risorse naturali dell’ambiente che le ospita.
Partendo da elementi semplici come l’acqua del terreno ed i sali minerali in essa disciolti, l’anidride carbonica dell’aria e l’energia calorifica e luminosa del sole, le piante verdi, cioè quelle che contengono in tutte le loro parti aeree il pigmento chiamato “clorofilla”, sono capaci di organizzare un proprio ciclo vitale.
In particolare, sono in grado di costruire una serie di composti più complessi, i costituenti attivi, che rappresentano gli elementi fondamentali del loro metabolismo, e che sfruttano come fonte di energia vitale necessaria per il loro sviluppo, per l’irrobustimento ed il sostentamento nutrizionale.

Come si formano le droghe vegetali

Nella fase successiva all’assunzione di energia, la pianta trasforma i prodotti sintetizzati (zuccheri, grassi, oli essenziali, ecc.) in altri di secondaria utilità, così definiti perché rappresentano i “residui” del loro metabolismo.
Queste sostanze residue (droghe vegetali), si accumulano in grandi quantità in determinate parti della pianta (radici, foglie, fiori) secondo modalità specifiche che variano per ogni famiglia vegetale. E’ proprio questo gruppo di sostanze residue che l’uomo sfrutta in campo terapeutico.

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