L’ erba del quartiere vicino è più verde – Anni ’60.

Mentre le madri si barcamenavano a gestire gli stipendi dei mariti alla meno peggio….in famiglie con tanti bambini….i figli più grandi cercavano di fare conoscenza oltre quartiere.
Dove andavano? Si avvicinavano al quartiere di  Sant’Elia…per vedere se l’erba del vicino era più verde….
All’inizio non furono ben graditi, perché andavano ad invadere un territorio non loro e a fare conoscenza con le ragazze del loro quartiere…
Allora i fratelli delle ragazze sia nel nostro quartiere che nel loro, contavano quasi quanto i padri.
Dopo i padri, le ragazze venivano controllate dai fratelli più grandi che, ricordo, venivano accompagnate alle passeggiate dai fratellini più piccoli.

Ci furono le prime schermaglie….oggi si usa dire così….ma allora erano vere e proprie “surre”.

Dopo qualche anno…. i miei fratelli uscirono sempre insieme…
Mamma comprava  loro le magliette sempre uguali. Sembravano due scemi in barca…stesso colore…sia dei pantaloni che dei giubbotti. Allora non si usavano ancora i jeans…arrivarono nel 73 i primi Roy Rogers.
Miei fratelli erano già motorizzati, infatti Marco aveva la lambretta che aveva acquistato mio padre a nome suo, avevano abbassato la marmitta e facevano un casino del diavolo quando uscivano e quando rientravano…. Ma non erano i soli….erano tutti omologati i ragazzi di quel periodo. Il quartiere era molto rumoroso …niente sensi unici…sfrecciavano da tutte le parti.

Marco e Savino avevano fatto le loro amicizie e penso qualche cosa di più a Sant’Elia.

Si spalleggiavano l’uno con l’altro…non so cosa successe ma un giorno rientrarono a casa tutte due mal presi. Prima arrivò l’uno…e cosa inconsueta dopo un pò l’altro…Mamma si spaventò  parecchio….avevano preso colpi…
Mamma afferrò una bistecca (spero che poi non l’abbia lavata e fatta mangiare a qualcuno!!!) e  cominciò a fare impacchi sulla faccia a uno dei due che era seduto in una sedia. Nell’altra sedia l’altro fratello…Aperta la ghiacciaia si afferrava il recipiente metallico, tirala la levetta e sganciati i ghiaccioli, messi in un panno e via di impacchi all’altro infortunato.
I due si guardavano dietro il gonfiore dei colpi, in cagnesco.

Cominciavano i primi interrogatori del generale d’armata…per conoscere i retroscena…

Insomma dopo parecchie resistenze…si seppe che durante una chiacchierata allegra fra i due…avevano perso il controllo della situazione.
Uno dei due aveva detto all’altro: “Sei figlio di xxxxx! Mai avesse sentito tale offesa…L’altro rispose:” No…se tu figlio di xxxxx||
Si erano picchiati!!
Mamma scioccata…prese le bistecche e i ghiaccioli e quasi li obbligò ad ingoiarli interi ai miei fratelli…tanto era furibonda!!!
Babbino ….passeggiava nervosamente dicendo:”Ma scimprusu….ma funti fillu miusu? (traduzione: ma sciocchi…ma sono figli miei?)
Al che il generale d’armata cambiò la sua ira spostandola su babbino!!!
Ecco arrivare Carletto, appresa la storia…rise tantissimo, e che fa il Generale? Gli da’ una “sussa” così impara a ridere delle disgrazie altrui….

Alla prossima….