Siamo in continua ricerca di nuovi rimedi per il benessere. La conoscenza delle virtù terapeutiche di erbe e piante ed il loro impiego in medicina e fitoterapia sono antichissimi e la loro scoperta avvenne attraverso l’osservazione e l’esperienza diretta.
L’uso di erbe e piante ha origini molto lontane e si perde nella notte dei tempi. Sicuramente, la scoperta che alcune piante possedessero proprietà medicinali e terapeutiche avvenne attraverso l’osservazione e l’esperienza personale.
L’uomo e l’anima terapeutica della natura
Da sempre l’uomo ha accompagnato i suoi passi con la conoscenza e la valorizzazione di erbe e piante, che ha studiato e coltivato con lo scopo, non solo di aromatizzare e rendere unici alimenti e pietanze, ma anche per le molteplici proprietà terapeutiche e princìpi attivi in esse contenuti.
Erbe e piante sono state, infatti, sin dall’inizio della storia dell’uomo, di grande utilità per curare le malattie, i dolori, le ferite. Per millenni la medicina si è affidata ai prodotti della natura ed alle loro proprietà terapeutiche.
Si pensi che negli scavi di palafitte, risalenti tra 20 e 30mila anni fa, sono state rinvenute capsule di “Papaver Somniferum” (Papavero da oppio). Inoltre in Cina ed in Egitto le proprietà analgesiche del papavero erano conosciute 4.000 anni prima che la moderna scienza farmaceutica fosse in grado di estrarre o sintetizzare dalla stessa pianta la morfina.
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Nel Medioevo la pratica delle piante curative si trovò davanti a delle complicazioni, visto il rischio di chi le usava di essere accusato di stregoneria. In conseguenza di questo, furono i monaci europei che riunirono e trascrissero le conoscenze tramandate dalle tradizioni arabe e greco-romane.