Eri il mio unico eroe
Tu non sai, quanto ho sofferto
non sai quanto ho dovuto lottare
i silenzi causati da questo male
nel mio mondo fatato, reso cupo.
Una figura mistica, quasi un eroe
divenuto per errore….re dei miei inferi
tante le pugnalate al petto
nelle notti insonni, passate a contemplare
e a piangere quel dolore così violento.
Ogni giorno si chiudeva la porta
spinta dal forte soffio del vento
che ci spostava e allontanava
di volta in volta.
Tu non sai quanti graffi nel cuore
negli anni sono cresciuti,
hanno elargito energie sprecate nel tempo,
un tempo che passa irrefrenabile.
Io non riuscivo a capire il perché
ho frantumato la mente nel cercarlo
sino a quando quel vento ha soffiato
ancor più forte e ha spento la fiamma.
Tu non sai e non saprai mai
il dolore causato in quell’addio
in quell’ultimo respiro
che ha deciso la sorte.
Tu non sai quanto ora vorrei aprire la porta
di nuovo, nel mio mondo fatato
e scoprire ancora il mio unico eroe.