Età dei ciliegi. Il vulcano borbottava irosi filamenti di lava.

Il vecchio samurai seduto sotto il portico, con gesti lentissimi, puliva con un panno la sua wakizashi. Dei suoi vicini restava il silenzio dell’assenza. L’isola evacuata era calata negli albori della sua formazione. Il chiaro ciliegio riusciva a passare la sua cataratta. Scorrevano invece nitide le immagini dei suoi figli bambini, quando ai primi tiepidi raggi primaverili, li portava sotto i rami dell’albero a insegnargli i colori, prendendoli a prestito delle allegre farfalle che si intrattenevano fra i bianchi fiori.

Sulle vecchie assi di legno posò il panno e sciolse quelli che coprivano il suo ventre. Attese che l’ ultimo rabbioso boato scuotesse l’aria e la terra, poi si trafisse il ventre.


Età dei ciliegi