Le gaffe di Laura Castelli, ovvero “Dilettanti allo sbaraglio”. “Buoni a nulla ma capaci di tutto”. Sono questi gli slogan che mi vengono in mente quando a volte guardo cosa stanno combinando i Cinquestelle al governo. Movimento che ho votato anche io alle ultime politiche, ma con la morte nel cuore. Disorientato e indeciso su chi dare la fiducia a questo giro.
Quanto meno, avevo visto nel M5S una speranza di cambiamento, una rottura rispetto agli ultimi 10 anni. Da quando, cioè, siamo passati dai nani e ballerine del governo Berlusconi ai tecnocrati guidati da Monti, passando per gli immobili guidati da Letta, i fumosi guidati da Renzi e i trasparenti guidati da Gentiloni.
Una serie di governi, insomma, che hanno portato l’Italia alla recessione, all’immobilismo, al perseguimento degli interessi particolari e all’asservimento nei confronti dell’Europa.
Ma perché parliamo delle gaffe di Laura Castelli?
Certo, qualcosa di buono, tra una gaffe ed un imbarazzo, i Cinquestelle al governo stanno facendo. Come è altrettanto certo che la Lega mostra più esperienza e confidenza con la stanza dei bottoni. Avendo già governato per 9 anni questa barca piena di buchi chiamata Italia.
Tra le tante gaffe messe a segno dai grillini, prontamente ripresi e diffusi dal web con il solito fare spietato, diverse sono state pronunciate dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli. Un ruolo che imporrebbe una certa preparazione e un certo rigore, ma la Castelli spesso tradisce un certo pressapochismo. Aggravato dal fatto che lei dica anche con un certo convincimento ed una certa arroganza certe cose.