Il maggio voglio che facciate en Cagli con una gente di lavoratori, con muli e gran destrier’ zoppicatori: per pettorali forti reste d’agli. Intorno questo sìanovi gran bagli di villan scapigliati e gridatori, de’ qual’ resolvan sì fatti sudori, che turben l’aire sì che mai non cagli; altri villan poi facendovi mance di cipolle porrate e di marroni, usando in questo gran gavazze e ciance: in giù letame ed in alto forconi; vecchie e massai baciarsi per le guance; di pecore e di porci si ragioni”.
‘Risposta per contrarî – Il Maggioʼ di Cenne della Chitarra ai ʻSonetti dei mesiʼ di Folgóre da San Gimignano
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