Il primo giornalista robot trasmesso in onda: sembra umano

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Ci credereste che siamo in grado di avere il primo giornalista robot? Siamo ormai abituati a vivere in una realtà tecnologica come quella degli androidi e umanoidi, ma ogni giorno diventa più concreta e tangibile; una realtà che fino a poco tempo fa apparteneva solo alle case cinematografiche o ai libri fantasy.

A Pechino è stato presentato per la prima volta in assoluto, il primo giornalista robot che ha aperto la trasmissione del telegiornale Xinhua (l’agenzia stampa statale cinese) in diretta televisiva.

Il suo debutto è stato molto lineare, formale e fortemente d’impatto. Si è presentato, infatti, a tutti gli ignari telespettatori in questo modo: “Salve a tutti, sono un conduttore news artificiale in lingua inglese”.

Il primo giornalista robot: la tv ora la conduce lui

Il giornalista virtuale in questione, sviluppato dal motore di ricerca cinese Sogou, non è altro che l’umanoide del telecronista Zhang Zhao (ne è stato impostato un altro per il collega Qiu Hao), realizzato con una fisionomia e similitudine così perfetta che non può non mettere i brividi.

Postura retta, vestiti perfettamente piegati, capigliatura ben disposta ed una presenza molto formale, il robot giornalista può lavorare h 24 senza contratto o compenso, senza mai chiedere una pausa, senza sudare in diretta o commettere alcun minimo errore dialettico.

Sicuramente ci troviamo in una nuova era per l’automazione robotica sul lavoro e che, a quanto pare, non vuole proprio risparmiare nessuno.

Xinhua afferma che il giornalista virtuale ha come scopo quello di aumentare l’efficenza della redazione diminuendone, per ovvi motivi, anche il costo.

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1 COMMENT

  1. Fondamentalmente e parlo per esperienza, dato che sono giornalista con una carriera di più di 40 anni internazionali alle spalle, che ogni cosa che ci vendono per nuova, ha minimo 70 anni a 100, e questa cosi detta novità, la ha già pubblicata in medicina cyborg, Mary Shelley nel 1790. Se votare servirebbe a qualche cosa, ovvio che non ce lo lascerebbero fare. Dunque, questo non è il primo giornalista di intelligenza artificiale senziente e veggente, ma solamente il primo che lo dichiarano ufficialmente, per tutti coloro che conoscono la biorobotica di bioinformatica dei MANCHURIANI degli anni 50. Serve effettivamente per il dominio planetario Cinese, in questa terza guerra mondiale iniziata l’11 settembre 2001, che è assolutamente invisibile, totalmente silenziosa ma al 100% cibernetica. E la Cina essendo una superpotenza che vuole ad ogni costo dominare la Russia e gli Usa, presenterà in ogni campo dell’economia mondiale, sempre più individui con anime artificiali, dato che la strategia planetaria dei poteri forti, sta lavorando per sostituire le vecchia razza bio umanoide, con le loro nuove creature Non dimentichiamoci mai lo scopo, di questa tecno dittatura psicotronica, che è pura robofilia politica e bellica. DEFINIZIONE DI ROBOFILIA https://blog.libero.it/wp/hexadeus/2017/09/12/robofilia