Impatti delle previsioni letterarie sulla vita reale

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Impatti delle previsioni letterarie sulla vita reale


Può sembrare che lo stesso titolo sia un “argomento fantasy”, ma si può dimostrare, senza ricorrere a metodi scientifici, che la correlazione esiste anche se in forma lieve ed indiretta tra la visione di alcuni scrittori e la realtà misurata a posteriori. Il pensiero astratto in forma scritta può a volte sorprendere più di un articolo di cronaca, per la sua capacità di anticipare scenari sociali e tecnologici della generazione esistente.

Alcuni personaggi letterari ci aiutano a capire meglio gli altri ed alcuni episodi di racconti fantastici si sono poi verificati negli anni successivi come realizzati. Un esempi tra tutti: “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne ed altri suoi scritti, ambientati nell’aria, nello spazio, nel sottosuolo e nel fondo dei mari, ispirò scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche successive.

Un altro esempio può essere considerato Fedor Dostoevskij con il suo “Delitto e castigo”. Viene tratteggiato un personaggio complesso come pochi altri, un giovane universitario piccolo borghese, espulso dall’ateneo , poverissimo, decide di uscire di colpo dalla sua triste situazione e di uccidere una vecchia usuraia, per poi diventare un uomo onesto, risoluto nel compiere “il proprio dovere verso l’umanità”. Seguire le vicende del protagonista, consente al lettore la capacità di assorbirne i pensieri, le emozioni, le intenzioni, i desideri degli altri senza bisogno che siano resi espliciti. La letteratura fortemente orientata alla vita interiore dei personaggi più che sulla trama, ha proprio la capacità di influenzare i comportamenti umani e le interazioni sociali dei lettori.

Un ultimo esempio, più vicino alla mia personale visione degli scenari letterari, è costituito da Isaac Asimov, e del suo “Io Robot”. Torniamo alle visioni premonitrici delle realtà future, con i suoi robot positronici e le tre leggi della robotica, con un mondo dominato dalle macchine che, a distanza di quasi 80 anni dall’uscita del romanzo, inizia a prospettarsi nelle relazioni di scienziati e sociologi moderni. Le sue visioni travalicarono la narrativa di genere per diventare, a furor di popolo, la cronaca affascinante del viaggio dell’uomo verso la sua evoluzione, interrogandosi sul modo in cui la tecnologia influisce sulle emozioni umane e sui limiti morali delle scoperte scientifiche.

Questo breve excursus non pretende di dimostrare nulla di concreto, se non la capacità di alcuni uomini di superare il presente, proiettandolo in una dimensione superiore, metafisica, alla ricerca ragioni risolutive per la affannosa ricerca dell’uomo verso nuovi confini, tendendo a ragioni risolutive mediante procedimenti celebrali ed astrusi.


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