In città, tutto bloccato, persone immobili nei bar.
Bevono birra tutte le sere e tutto il giorno, fermi, immobili. Bisogna anche pagare.
Lui e Lei cercano di muoversi, i movimenti si interrompono corri e ti si spezza una gamba. Devi ammortizzare, devi muoverti lentamente finché non ti blocchi. Esercizi armonici, vogliono avere almeno la proprietà del corpo, fermi mai.
Lei sta da un’altra parte, è più magra, più morbida riesce a muoversi ma dimagrisce sempre di più deve mangiare. Il cibo si paga. I Soldi ne sono pochi. La dieta la vuole scegliere lei ma non ce la fa. Mangia quello che può.
E’ un sistema è chiaro. Come i buoi legati nelle stalle che mangiano la biada che gli porta il loro padrone.
“Parla, non parlare, muoviti, non muoverti, fallo, non farlo…………………………A e non A Insieme. Difficile almeno A o non A sennò non ti muovi. Io direi solo A non A mi blocca, mi spacca anche i denti nell’azione”
Comunque il non essere va combattuto. Non A impedisce ad A di muoversi. Non ero a conoscenza dell’insieme.
Al Bar.
“Dammi ancora una birra cazzo, non vedi che devo bere stronzo.”
“Calma bella sennò ti butto fuori dal locale a calci in culo.”
“Muori bastardo porco, vaffanculo ti spacco tutto qua dentro”
Vola un bicchiere, spacca la vetrina del bar, lei urla poi piange.
Arriva la polizia di stato, scendono due agenti molto grossi tecnicamente bardati, hanno i guanti.
“Che succede?”: chiede un agente al padrone.
“Quella deficiente mi ha spaccato la vetrina del bar che devo fare io qui non ci si capisce più niente”
“Va bene”: dice l’agente, “Adesso la portiamo via mi sembra che non si muova da lì per terra, devo chiamare l’ambulanza, poi la trattano e vedrà che qui non tornerà più, per la vetrina non lo so o la denunci come atti vandalici o cose così o veda lei. L’assicurazione ce l’ha?”
“Va bene vedo io grazie agente”
“Prego signore è il nostro lavoro”
Questo è il palazzo comunale anticamente era la sede del potere della città, attualmente viene usato per fare cerimonie pubbliche e eventi culturali.
Click, flash……………………………….. e via dicendo.
Gruppi di turisti, visitano la città accompagnati da guide turistiche. Ne vengono a frotte il posto è carino poi ancora non si spende tanto. I governanti sono tutti contenti era un loro progetto. Era una proposta che facevano in molti nei passati anni di vivere con il turismo finalmente si erano avverati anche i sogni di queste persone che non erano state ascoltate in passato. Tanto con il turismo ci lavorano tutti belli e brutti. Le persone sono sempre diverse l’immagine basta crearla.
Io non sono molto d’accordo credo più in una produzione industriale fatta da residenti stabili, poi il turismo viene un po’ in secondo piano secondo me.
Per esempio adesso quella donna che ha fatto quella cazzata nel bar è lì sulla panchina a guardare questa gente arrivare, ha l’invalidità e non sa più cosa fare.
Il nostro sistema industriale ha fallito, il lavoro non c’è. Si vendono direttamente le città ai turisti le altre persone non sanno più cosa fare.
Quella donna deve stare per forza lì a guardare e deve rimanere in città per forza.
Ormai ha 40 anni sono passati 7 anni da quando ha tirato un bicchiere su una vetrina di un bar.
Parla poco, è impiegata in piccoli lavori ma più che altro sta lì ferma. Non beve più e frequenta poca gente oltre gli assistenti sociali, anzi oltre gli assistenti sociali nessuno. 7 anni di meditazione per stare ferma su una panchina.
Bello da osservatore o osservatrice, che è uguale nel “welfare”, è il susseguirsi delle stagioni. In questo stato è divertente osservare il lento cambiamento del tempo fisico, le variazioni del sole e della luna, le escursioni termiche delle giornate che sono molto lunghe in questo stato mentale.
Puoi vedere cose inimmaginabili da un punto di osservazione terrestre senza cannocchiale non che gli freghi niente a nessuno, poi è impossibile riferirle visto che la gente è nata imparata ed è convinta di aver ragione dalle cose che già sa. Ma che cosa sono le cose che già sanno e da dove vengono. Bisognerebbe chiederlo a loro ma mai lo diranno. Potrebbero essere false ma mai lo diranno. Falsificare un questione, dire per esempio che non è vero che li c’e’ una formica quando lì evidentemente c’è una formica è la realtà che vive la maggior parte della gente.
Si può parlare quindi di realtà se si nega l’evidenza che li c’è una formica. No. Quindi non c’è una a realtà vera nel mondo attuale? Potrebbe addirittura non esistere l’esistente se negato l’esistente.
Ci si può ammazzare uno al giorno d’oggi negando che esista.
Cosa sono le vite delle persone? Conosci quello quell’altro, erano lì per te sono li’ per caso?
Chi siamo poi? Siamo sicuramente esseri sociali visto che non possiamo a meno l’uno dell’altro.
E’ tanto importante chi siamo e da dove veniamo?
Spesso i percorsi che fanno le persone di un luogo si intrecciano, casualmente anche, poi le persone si affezionano alle altre.
Siamo soli?
Siamo soli se lo vogliano, ma si rischia la morte, lo stare con gli altri è indispensabile per gli esseri umani, poi anche solo per nutrirsi bisogna uscire di casa e chissà se al supermercato qualcuno non ti ha visto, anche nell’anonimato la gente si conosce.
E’ strano che non lo sappiate!
La struttura di identificazione e collocazione delle persone è fatta dallo stato!