Cosa significa la dignità di essere un uomo?

La dignità viene definita come “il rispetto consapevole che l’uomo ha di sé sul piano morale” ma come spiegarla in parole semplici? Essa è intrinseca nell’essere umano stesso, ciò che lo differenzia da essere qualcuno rispetto a essere qualcosa.

La dignità è mai stata negata ad un essere umano?

Troppo spesso accade ma finché la dignità viene compressa dall’offesa di un singolo uomo che agisce verso un suo simile, non dobbiamo preoccuparci molto, sarà la stessa società a reagire e a sindacare il comportamento scorretto e l’uomo offensivo sarà giudicato come “maleducato” e con l’offesa avrà intaccato la sua stessa dignità invece che quella altrui che mirava a compromettere.
La vera tragedia è quando un’intera società nega l’esistenza della dignità di un essere umano.

Ed è mai successo?

Purtroppo la storia ci porta la cronaca di un’intera società definita ariana che si è arrogata il diritto di negare la dignità di un’intera altra comunità: gli ebrei. Quest’ultimi erano ormai considerati come l’esempio della delinquenza, insieme ai soggetti portatori di handicap. Infatti gli ebrei svolgevano l’attività di banchieri e gli interessi che chiedevano sui capitali furono bollati come il male che aveva generato molte difficoltà finanziarie ed economiche del paese ai danni degli ariani e con il corrispettivo vantaggio degli ebrei che conducevano una vita di ricchezza.

Diametralmente opposta era l’accusa dei diversamente abili che, in quanto soggetti dotati di minori capacità cognitive e disturbi di vario tipo, erano spesso dediti alla delinquenza di basso livello: piccoli furti, molestie e danneggiamenti a danno del quieto vivere della razza ariana.
La creazione di campi di concentramento permetteva il rilancio di un economia con impiego di manodopera ariana per organizzare i trasporti, per essere arruolata nelle forze di polizia addette al controllo e non ultimo per l’organizzazione dell’eliminazione e lo smaltimento dei cadaveri.

Ma si vive con dignità in questi campi di concentramento?

Bisogna immaginare una vita senza lavoro, dove tutto, dal pasto giornaliero al letto per dormire, alle pulizie della camera, avviene a spese degli ariani. Gli ebrei continuano a essere un problema sono una spesa enorme e quando si prospetta la soluzione di eliminarli vengono visti come un costo in meno.

Ma non c’è rispetto nemmeno per la dignità dei bambini destinati alle camere a gas?

Nemmeno per loro, tutto sommato erano visti come la razza inferiore. Dovevano essere tenuti lontano dalla razza pura, quella ariana. Il loro destino non importava, nessuna compassione, erano le stesse teorie scientifiche a dimostrare la loro inferiorità come esseri umani, sempre che tali potessero ancora essere definiti per il trattamento a loro riservato.

Ma oggi la storia ci ha insegnato l’errore, è stato riconosciuto lo sterminio commesso?

La maggior parte della popolazione lo riconosce e lo studia come storia, per non dimenticare, ma purtroppo una minoranza della popolazione è negazionista, crede che la shoah non sia mai esistita.

Ma in futuro l’umanità non permetterà mai più il verificarsi di certi crimini, vero?

Il futuro è sempre da scrivere ma certo finché il numero di persone che negano l’esistenza del dramma aumenta, il rischio di nuovi eventi simili è sempre più vicino. Dimenticare gli orrori accaduti rischia la ripetizione dello stesso errore e già nell’epoca attuale c’è chi nega l’accaduto, per non dire che stigmatizza come leader chi ha compiuto il dramma della shoah. Forse ci siamo già dentro, stiamo ripetendo lo stesso fenomeno ma come non se ne accorsero gli ariani di allora, oggi non se ne accorge la popolazione dei paesi occidentali.

C’è qualche differenza tra la parola immigrato e quella ebreo?

Gli immigrati godono di troppi diritti e stanno meglio dei cittadini della nazione.

Anche gli ebrei erano stati considerati come coloro che appartenevano alla classe ricca, spesso banchieri o imprenditori ed erano ritenuti dagli ariani come soggetti che riuscivano a godere ingiustamente di una qualità di vita superiore. Erano odiati perché le risorse non bastavano per tutti e a qualcuno dovevano essere tolte, l’ebreo tanto era il non cittadino.

Vengono nel nostro paese a imporre le loro tradizioni, non rispettano la nostra cultura.

Certo la cultura di un popolo è strettamente legata alle tradizioni storiche e ai retaggi religiosi. Gli ebrei erano i diversi e anche allora bollati per le loro tradizioni contrastanti con gli ariani. Il livello della cultura non può essere paragonato in base ai riti e alle credenze popolari. La dignità di un essere umano non può essere negata perché di cultura inferiore, con credenze non condivise dalla maggioranza della popolazione.

Sono tutti delinquenti, senza regolare permesso di soggiorno non esiste lavoro regolare, vivono ai margini della società.

Anche gli ebrei che appartenevano alla classe dei banchieri erano delinquenti perché imponevano tassi usurai ma la commissione di crimini più o meno gravi avveniva anche tra appartenenti alla popolazione ariana senza che si destinassero tali soggetti alle camere a gas e senza generalizzare l’intera popolazione con la minoranza criminale di essa. La commissione di un crimine anche grave non legittima la negazione della dignità dell’individuo che lo ha commesso, il quale rimane pur sempre un essere umano, degno di essere punito nel rispetto della sua umanità.

Portano malattie e danneggiano l’economia del Paese, i posti di lavoro sono limitati e bisogna dare la precedenza ai cittadini, non a chi accetta di lavorare gratis negando i diritti dei lavoratori conquistati da noi paesi civili.

Gli ebrei più di tutti erano considerati un danno per l’economia, imponendo tassi usurai danneggiavano l’andamento dei prestiti e si erano arricchiti ai danni della classe ariana. Gli ebrei erano gli unici che avevano abbastanza ricchezza per gestire prestiti e fare investimenti, erano considerati dei delinquenti da allontanare dalla nazione e punire. Ma anche nei campi di concentramento erano un peso per gli onesti cittadini ariani perché ivi soggiornavano gratis a spese dei contribuenti. Ma nessun ariano con queste idee ha mai messo piede all’interno dei campi ebrei mentre oggi una visita nei luoghi di arrivo degli immigrati sarebbe quanto mai opportuna, non per ricordare la storia ma per conoscere il presente.

Non possiamo accoglierli tutti, non c’è spazio, non ci sono i soldi.

Anche la razza ariana riteneva necessaria una selezione e le teorie scientifiche dell’epoca evidenziavano che vi erano razze superiori e inferiori. Se le risorse non bastano per tutti è necessaria una selezione, c’è chi è più meritevole e chi meno. La fortuna di nascere ariano o ebreo determinava il diritto di appropriarsi della ricchezza della nazione o meno.
La selezione andava fatta a ogni costo, prima allontanati e rinchiusi e poi eliminati con le camere a gas. La razza ariana aveva il diritto in quanto tale di utilizzare le risorse che non bastavano per tutti.

La soluzione non è molto lontana da chi oggi propone di fermare gli sbarchi con qualsiasi mezzo, spariamo a vista e smetteranno di partire e approdare. Non importa quanto siano esseri umani con una loro dignità, importa selezionare la razza che ha diritto ad appropriarsi delle risorse disponibili e la razza che deve soccombere.