La donna sottosopra.
Sabaudia, il primo sole. Carla come al solito appena può corre subito, lascia la città, a piedi nudi macina km e km di sabbia. La mastica mentre sul blocco notes intreccia le parole di quel romanzo, che non trova pace. Ogni volta che apre la storia sembra che un folletto durante la notte si diverta a confondere la trama. Sul suo blocco notes si intrecciano le voci delle donne che incontra. Ogni donna nel prendere la parola, è convinta che stia scrivendo una storia unica.
Oggi Carla proprio nell’ultimo tratto ha incontrato ” la donna sottosopra “.
Per capire l’angolazione da cui la donna guardava il mondo, Carla ha scelto la stessa posizione, sottosopra e quindi anche il racconto è sottosopra. Ciò significa che il finale le è apparso subito. Anche la “donna sottosopra” è venuta a Sabaudia per capire il tormento delle figure dei volti a cui attribuisce la parola Amore. La donna sottosopra per anni non ha capito una ceppa dell’uomo che frequentava, fino a quando lui non l’ha accusata di tradimento. Si conoscevano dai tempi dell’università, poi ognuno si è sposato e si è separato.
Incontrandosi nuovamente, sono tornati a vivere insieme, come ai tempi dell’università e come allora una condivisione di tutto, tranne che il letto.
Apparentemente per tutti erano una coppia affiatata. Non litigavano mai. In realtà non erano una coppia, o meglio era lei, che non lo sapeva. Lui invece si sentiva “il fidanzato platonico” uno stilnovista che amava con la mente e con il cuore, ma non si era mai avvicinato con il corpo. La ” donna sottosopra ” dopo la separazione aveva indossato una cintura di castità, una cintura di protezione, aveva messo un sigillo, legando il sesso alla violenza, che per anni aveva subito. La “donna sottosopra ” andava spesso al mare da sola, ad ascoltare le parole del mare, poi un giorno proprio dove oggi si è messa ad osservare il mondo sottosopra si è inciampata in una conchiglia doppia.
Una leggenda curda letta da qualche parte dice che trovando una conchiglia doppia stai per incontrare la metà della mela, che combacia con la tua metà.
Proprio in quell’istante dalla villa Volpi, quella villa ormai abbandonata arrivava un giovane violinista. Pochi attimi più lunghi di un attimo per capire se potevano essere compagni di viaggio. La donna sottosopra si sta ancora interrogando sul giovane violinista che con la musica l’ha liberata della cintura di castità, restituendole la voglia di amoreggiare su un letto, ma sottosopra si interroga sul non fidanzato platonico, sul perché non le abbia mai detto niente. Di corsa arriva una donna, che narra che il bacio più bello è quello che non hai dato al bagnino di Sabaudia, non ha mai avuto il coraggio di andare oltre, l’amore a Sabaudia prende direzioni incredibili, sostiene la “donna sottosopra, non farti domande, vivi ogni attimo del presente.