La fuggiasca

Sono una delle tante che vivono in fuga.

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La fuggiasca. Lo zaino è diventato come la coperta di Linus, hai preso lo zaino? Ti sei dimenticata qualcosa?

Sono una fuggiasca, avrei preferito essere una fuggiasca per un fine nobile, tra le montagne, un’ esule che combatte per la libertà Invece sono una fuggiasca del 2000, i miei documenti sono in regola, non sono una clandestina. Una migrante senza permesso di soggiorno. Sono una delle tante che vivono in fuga, non devono farsi trovare, quelle che si fanno trovare finiscono in una bara rossa. Entrano nel calendario ”Femminicidio”, fatale è l’ultimo incontro, tu puoi benissimo decidere di non vederlo più. Ma se lui invece ha gli occhiali speciali, ti spia, senti il fiato sul collo. Come tutte o meglio tante sei andata in caserma a consegnare la denuncia.

C’è un cassetto misterioso dove finiscono le segnalazioni, le denunce, rispuntano fuori, quando nel tuo corpo ci sono evidenti segni, coltellate, colpi di pistola.

Ci sono quelle che non sanno rove fuggire e fatale diventa la ritualità, deve rientrare a casa, deve uscire. Ci sono quelle come me, fortunate, sanno dove fuggire, hanno una rete di amici e amiche che offrono un letto. Ma anche la fuga ha le sue tecniche, non puoi restare troppo tempo nello stesso posto. Hai la sensazione che potresti scrivere “i letti della mia vita”. Detta così potrebbe essere un romanzo erotico degli anni 60, invece sono i letti che narrano il tuo fuggire. La notte dormi poco, cambiare letto non concilia il sonno. Balle, sono i pensieri, le paure che non conciliano il sonno.

Le fuggiasche non lasciano tracce, modificano le loro abitudini, vivono una “vicevita“, che non è loro. Le riconosci, camminano guardandosi dietro, e poi si ritrovano in trappola davanti. Non fanno mai la stessa strada e confuse si smarriscono e finiscono in trappola. Le fuggiasche sono anonime, diventano famose, quando le loro scarpe si tingono di rosso. I Tacchi rossi devono essere molto seducenti, così come i vestiti rossi, pare che siano molto gettonati negli ultimi anni, macchiate di rosso si entra a pieno titolo nella cronaca nera…dovrebbero chiamarla rossa.

Né con te, né senza di te è l’epilogo della fuggiasca