Le favole

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T’aspetti di ballare al Castello, Cenerentola, col tuo vestito da sera, colle tue scarpette di cristallo, col tuo Principe Azzurro.

Ma ti ritrovi da sola, Principessa, nella sala fumatori d’un Pub qualunque, con un boccale di birra sul tavolo, una sigaretta lasciata bruciare tra le dita e un gruppo di ragazzi ubriachi, che scherzano, sbirciando nella tua scollatura. Magari, sei lì anche tu, dolce Pinocchio, solo e sconsolato, abbandonato e deluso da tutti, ch’aspetti la tua Fata Turchina, ch’arrivi e rimetta tutt’a posto, che ti faccia tornare bambino, come quando tutt’andava ancora bene.

Invece, sei rimasto fregato, ingenuo Pinocchio. Fregato da tutti.

Dal tuo amico Lucignolo, che ti prometteva felicità e divertimento e t’ha lasciato solo, com’un mulo. Dal tuo capo Mangiafuoco, che ti garantiva lavoro e soldi e t’ha solo usato, per divertimento, manovrando i tuoi fili, com’una marionetta. Dai due gentili signori, Il Gatto e La Volpe, che t’assicuravano guadagni sicuri e t’hanno solo derubato, spogliato e abbandonato lì, impiccato. Tu hai ascoltato tutti e tutti t’hanno ferito, ammazzato, divorato.

Così, rimani lì, nella pancia della Balena, a cercare ‘l tuo babbo Geppetto, che non t’ha trovato, o non t’ha cercato.

Ad aspettare la tua Fata Turchina, che non ti salverà. Non questa volta. Ma, forse, invece, sei ‘l Principe Azzurro e allora hai attraversato Boschi Incantati e ucciso Draghi e sconfitto Maghi cattivi e sei arrivato al Castello. Ma, Raperonzolo, s’è tagliata la treccia: vanno di moda i capelli corti, ora. Ma, Biancaneve, si diverte coi Sette Nani: si bevono un drink e ballano tutt’insieme. Ma, la Bella Addormentata, non si sveglia più e più non si sveglierà. Purtroppo, un bacio, non basta. Non basta più. Oppure, son giorni che guardi dalla finestra aspettando ‘l tuo Peter Pan, che t’insegnerà a volare. Ma l’aereo è precipitato. Magari, invece, sei semplicemente una dolce bambina qualunque e passeggi tranquilla per il bosco e sai già che, se per caso dovessi incontrar il Lupo, il Cacciatore arriverà a salvarti, gli taglierà la pancia e gliela riempirà di massi. Allora incontri ‘l Lupo, tranquilla, piccola Cappuccetto Rosso, e quello t’azzanna, t’ammazza, ti squarcia. Il Cacciatore dove sta? Perché non viene a salvarti? Perché nessuno s’accorge di nulla?

E tu rimani lì. Piccola Cappuccetto Rosso. A morire, nella pancia del Lupo. Lentamente. Aspettand’un Cacciatore che se ne frega di veder cosa s’è messo, questa volta, il Lupo nella pancia.

Camilla Frattolillo

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