Le Migrazioni interne o esterne, scaturiscono nel momento in cui si decide di abbandonare il proprio Paese natale verso altre destinazioni per svariate cause tra cui:
- la ricerca di lavoro;
- la necessità di curarsi in luoghi più appropriati;
- la volontà di migliorare le proprie aspirazioni di esistenza;
- la voglia di fuggire da un ambiente monotono, chiuso, stagnante;
- la voglia di conoscere il mondo nella realtà pratica in visita turistica per poi fermarsi in uno dei tanti paradisi terreni.
Si potrebbe continuare a lungo ma l’obiettivo è sempre il medesimo ovvero quello di tentare il proprio destino alla ricerca di una migliore qualità della vita.
Nel concetto di migrazione descritto sopra sono escluse le migrazioni derivanti da Nazioni in Guerra, causate da rivendicazioni o da prolungate Guerriglie che obbligano lo spostamento di masse di cittadini con forzature studiate a tavolino su programmi Politici a lunga scadenza che mirano ad occupare determinate Nazioni o Aree di interesse attraverso gli sfollati, i clandestini o i richiedenti asilo politico, per una successiva conquista sia ideologica (Religiosa), culturale, o Economico-Militare.
Il risultato è quello di affollare una Nazione con migliaia di migranti al punto da prenderla d’assalto con giustificazioni umanitarie che impediscono l’applicazione delle proprie leggi e dei Regolamenti Internazionali.
Tutto questo sino a bocciare la propria indipendenza e le proprie abitudini civili culturali per una successiva occupazione.
Non si può nascondere che molte Nazioni Europee incluso il nostro Paese, malgrado tanti anni di esperienze in cui abbiamo preso sberle Politiche ed Economiche, non abbiano ancora raggiunto quella serenità Giuridica, Civile e Sociale, richiamando le attenzioni del mondo verso il mancato rispetto umano dell’uomo sull’uomo, oltraggiato da ideologie interne discordanti fra Politica e Spiritualità, che ostacolano lo sviluppo e la ripresa, sottostando alla movimentazione irregolare di masse di migranti sia interna (sud verso il nord) oppure verso l’estero per svariate ragioni.
Lo constatiamo in modo più evidente nelle dimostrazioni di piazza dove i cittadini si riuniscono per reclamare i propri diritti, e vengono brutalmente soffocati dagli abusi di teste di legno nella polizia o nell’esercito senza rispetto per l’uomo e senza rispetto per i diritti costituzionalmente approvati dalle leggi dello Stato, dando sfogo a conseguenze peggiori che si trasformano prima in semplici ricorsi, poi in dimostrazioni più gravi di piazza, quindi in sommosse e rivoluzioni con guerre civili ed in seguito al fuggi fuggi con le migrazioni di massa.
L’Occidente assiste inerme al fenomeno dei migranti che fuggono dall’inferno dell’intero Continente Africano. Assiste i tanti morti per effetto degli abusi della Polizia e dell’esercito dei rispettivi Paesi, nell’intento di soffocare le richieste dei propri diritti fra le numerose popolazioni sofferenti.
Il fatto ha destato le nostre attenzioni solamente quando hanno iniziato con le migrazioni di massa attraverso la Libia verso il nostro Paese e l’Europa.
L’evento è attualmente sotto i riflettori di un mondo di ipocriti che tentano di essere benevoli, con tante malelingue che vorrebbero respingerli perché sono troppi, considerando che non si limitano ai Migranti che arrivano a Lampedusa coi barconi zeppi di anime in pena alla ricerca di una nuova forma di vita, ma si suddividono in diversi livelli di povertà e benessere con culture diverse, incluso il terrorismo che ha per scopo rivendicazioni di azioni passate o presenti. Considerando che oltre ai barconi di clandestini, altri arrivano con le navi, con imbarcazioni di lusso i famosi Yacht, arrivano con gli aerei o provenienti dall’Est o dall’Ovest in automobile, in treno, coi Camion o a piedi, arricchendo o indebolendo il Paese o l’area di interesse per un successivo cambiamento sociale/politico/economico/militare, destinato a modificare il pensiero Europeo impostato su principi ereditati dall’Impero Romano (occupare, imporre e saccheggiare).
Da un Giornale Indipendente, Metro, del 17 Giugno 2015, distribuito gratuitamente in opposizione alle bugie che circolano liberamente nel convincere gli iscritti ai vari Partiti, compresi i Bamba in perenne confusione, pronti ad ingoiare menzogne condite allegramente dalla disinformazione di abilissimi mercenari della penna a pagamento, senza pagare nulla rilevo un articolo interessante dal titolo “Le Menzogne sui Migranti” redatto da Riccardo Bonacina, un uomo di grande esperienza e spessore giornalistico nell’analisi dell’informazione. Direttore di Vita.
Nel nostro Paese considerato il Regno della censura e della confusione Politica, non è facile ottenere certe informazioni che vengono mantenute riservate, limate o contraffatte per impedire all’opinione pubblica di spulciare nella realtà delle Politiche spendaccione e controverse dello Stato padrone, dove alcune informazioni rilasciate dalle statistiche ufficiali tradotte in cifre, vanno elaborate incrociando informazioni che provengono da altre fonti e dall’estero.
Sembrerebbe che la popolazione dello Stivale non vive di solo pane ma anche di aria, con oltre dieci milioni di poveri abbandonati dal Potere Dominante, sostenute da continue menzogne per mantenere nelle poltrone di comando il più a lungo possibile specialisti del nulla, che operano esclusivamente per soddisfare i propri interessi o gli interessi di Gruppi di Potere nemici della Nazione.
Prima di inoltrarmi nel vivo della ricerca, vorrei aprire un preambolo sulla realtà migratoria passata e presente del nostro Paese, che vi guiderà ad una maggiore comprensione della situazione attuale relativa ai migranti provenienti dall’Africa, che creano tante controversie fra i disinformati.
Da informazioni ufficiali rilevate dagli annali di statistica dove risulta che le prime emigrazioni di massa del nostro paese ebbero inizio nel 1876 quando venne effettuata la prima statistica sull’emigrazione a cura della Direzione Generale di Statistica, con cifre impressionanti le quali confermano che dal 1876 al 1915, partirono dall’Italia circa 14 milioni di nazionali Italiani, emigrati verso diverse Nazioni estere (con una punta massima nel 1913, ossia prima della grande guerra 1914/18 di oltre 870.000 partenze), a fronte di una popolazione italiana che nel 1900 giungeva a circa 33 milioni e mezzo di persone.
Bisogna riconoscere che allora non c’erano adeguati mezzi di trasporto ed i poveri migranti Italiani viaggiavano nelle stive di Navi da trasporto merci. Questi 14 milioni iniziali di migranti ed altri che seguirono negli anni successivi, con tanti morti nell’affrontare lunghi viaggi, contribuirono a formare le varie Comunità di Oriundi Italiani nel mondo, che oggi si contano in numero di circa 110 milioni.
Secondo le ricerche effettuate dal Direttore di Vita, in merito alle attuali Immigrazioni che hanno preso d’assalto il nostro paese e l’Europa negli ultimi anni, descritte in modo chiaro con cifre alla mano sul numero di disperati che fuggono da fame, ingiustizie e guerre in numero di oltre cinquanta milioni di profughi, (per situazioni create dall’Occidente) fra i quali si nascondono anche terroristi inviati da organizzazioni Politico/Militari per rivendicare diritti soffocati in tempi passati e presenti con azioni di forza, dove l’Italia e il Vaticano sono entrambi immersi nel paniere con mani e piedi sino alla gola.
Dall’evidenza pare che i flussi migratori verso l’Italia sono diminuiti.
Dagli oltre 400 mila all’anno sino al 2009, scesi a poco più di 250 mila nel 2013 e 220 mila nel 2014, mentre gli italiani che hanno abbandonato il paese soltanto nel 2013 sono più di 125 mila e oltre 90 mila nel 2014, fra studenti e famiglie intere alla ricerca di un futuro negato dalla Politica del nostro Paese, escluso le migrazioni delle maestranze collegate alle migliaia di imprese trasferite per l’impossibilità di lavorare in questo Paese destinato ad affondare sempre più, con un debito pubblico impossibile da onorare, a causa di incapaci posizionati nelle poltrone di comando, dalle mostruose condizioni Fiscali e dai costi della nostra Politica, che bocciano la nostra produzione, nell’azione della concorrenza globalizzata a parità di qualità, efficienza e costi.
In sostanza si può costatare che tanti ne arrivano ma un numero ancor più grande di concittadini lascia il Paese. Arrivano gli Africani e se ne vanno gli Italiani. Negli ultimi cinque anni di crisi oltre 500 mila Italiani hanno abbandonato il Paese alla ricerca di un futuro migliore per se e per i propri cari.
Queste informazioni non vengono rese pubbliche perché stroncherebbero le azioni sostenute da Governi illegittimi, i quali negli ultimi anni si sono alternati in misura di uno all’anno forzando la medesima Politica distruttiva nel nostro Paese.
Oramai ci siamo ridotti ad importare di tutto dal resto del mondo a condizioni più favorevoli. Qualcuno osa malignare che al Governo in combutta con i Sindacati e il Vaticano, vi sono individui che operano per conto di Gruppi esteri ricevendo regalie o sconti sulle pene, in cambio di servizi atti a distruggere il prodotto interno nazionale.
di Anthony Ceresa
…la seconda parte…