Quando la conobbi, lei indossava un vestito leggero di colore giallo. Gialli erano anche i sandali ai piedi e il nastro tra i capelli. In luglio, con la pelle abbronzata, quel colore le stava benissimo. Seppi dopo che lei amava il giallo. La avevo notata subito in piazza. Stava in mezzo a un gruppetto di turisti fermi a parlare, con in mano un gelato a limone. La campana batteva le tre del pomeriggio, mentre il mio cuore batteva il mezzogiorno. Me la ritrovai pochi minuti dopo in negozio. Il destino aveva voluto che avessi un motivo per conoscerla. Aveva scelto un paio di occhiali da sole con la montatura azzurra e gialla. Si intonavano al suo viso. Mi disse che i suoi li aveva dimenticati a casa, in Belgio. `

Le applicai uno sconto massimo, in pratica il reale costo che avevo sostenuto per acquistarli.

Lei vide il cartellino e confrontò il prezzo imposto con quello che le avevo chiesto, ringraziandomi per lo sconto. Colsi l’occasione per invitarla a cena quella sera stessa. Non bisogna mai lasciare che il cuore non tenti di essere soddisfatto. Lei accettò e sotto il pergolato dei limoni di Paolino, le confessai di essermi innamorato di lei. Non avevo mai creduto al colpo di fulmine, finché non ne ero rimasto vittima. Lei rise, ma poi mi diede un bacio. Fu il primo bacio di tanti, sicuramente il più bello. La sua vacanza stava per finire. I suoi amici la reclamavano. Lei aveva trascorso la sua vacanza più con me che con loro. Davanti al portellone aperto del traghetto, prima che consegnasse il biglietto all’addetto della Caremar, le chiesi di non partire e di sposarmi.

Lei si fermò.

Disse due parole a una amica, poi mi porse la sua valigia e affidò il resto della sua vita nelle mie mani. Don Carmine celebrò il matrimonio e la mia casa divenne la nostra casa. Apportò alcuni cambiamenti, in particolar modo negli accessori. Il colore giallo abbondava in casa e, devo ammetterlo, ravvivava tutta l’abitazione.
Una mia amica aveva sempre detto, a proposito di prevenzione delle malattie: “Che ti credi? Le cose mica accadono solo agli altri?”
Mia moglie, la mia bella moglie, si ammalò. Un mostro me l’ha portata via in pochi mesi, distruggendo la sua vita e la mia felicità. Sulla sua tomba non mancano mai le margherite gialle, i tulipani o le ginestre; a volte le porto anche i piccoli limoni della pianta del nostro giardino.

Lei amava il giallo. Io l’amerò fino a che la raggiungerò.