L’inizio e la fine dell’uomo.

La nostra esistenza è guidata indiscutibilmente dalla Natura che è il motore della nostra vita, provvedendo al carburante psicologico, alimentare e produttivo per mantenerci proficuamente in vita.

La Natura rappresenta il nostro orologio esitenziale e scandisce i nostri comportamenti attraverso le quattro stagioni primarie, le quali impongono al nostro corpo e alla nostra mente, a seguire determinate operazioni, fra le quali le stagioni dell’amore, della riproduzione, dello svezzamento, della crescita, dello studio, del sapere, del lavoro, della pausa di vecchiaia, della morte e della continuazione genealogica della nostra vita.

Come un treno obbligato a percorre un tragitto prefissato, fermandosi in determinate stazioni preimpostate, dove perdere quel treno in una qualsiasi delle stazioni, obbliga a soluzioni alternative secondarie che cambiano la nostra vita.

Le Religioni e le loro eventuali deviazioni di interessi compiute da peccatori Clericali, non centrano con i nostri fallimenti, anzi bisognerebbe esserne grati per gli insegnamenti ricevuti dalla parte buona di questi ultimi, per una corretta gestione delle coscienze, altrimenti l’uomo camminerebbe ancora a quattro zampe.

Chiunque tenta di contrastare il proprio comportamento alle funzioni dettate dalla Natura  per il riciclo corretto della vita, prima o poi dovrà fare i conti con se stesso, e se occupa posizioni di comando, trascinerà le deboli menti verso il fallimento del pensiero corretto della Scietà.

La realtà del nostro Paese deformato dalla confusione esercitata dalla mala Politica e dalla mala Giustizia senza controllo, il tutto impostato sul soldo e sull’egoismo istituzionalizzato, mostra il scivolamento della società verso una Nazione di Robot umani comandati guidati verso il consumismo e il materialismo senza remore, creando una Nazione di deformati spsicologicamente di cui molti portati alla diversità, con vizi, miserie e piaceri, generando una Comunità di vecchi, soli, isolati, i quali vivono una vita di sofferenza da esistenzialisti, in attesa del triste passaggio nell’aldilà.

Si è vero, la Politica del Paese è la principale responsabile della nostra situazione attuale alla miserabile guida del nostro pensiero, unitamente a gran parte delle nostre sofferenze aggiuntive, ma impariamo a ragionare per renderci indipendenti dai voleri di interessi superiori imposti dalle fobie negative degli interessi contrastanti del Potere e della Politica degli altri.

Non siamo teste di legno o teste di cuoio sottoposte al lavaggio del cervello per l’uso improprio dei manganelli nell’eseguire gli ordini che provengono dall’alto, dai superiori.

Molti, divenuti tanti, per aver condotto una vita al di fuori dei parametri dettati dalla Natura, cercano di dare spiegazioni deviate delle proprie condizioni, che certamente non sono di esempio alle nuove generazioni, ricorrendo a giustificazioni forzate del proprio stato, il quale conduce a rimpianti e allo sviluppo di una Nazione di deformati, dove la rigenerazione della vita prospera nell’interruzione, ossia dopo di me nessuno.

Ho letto la biografia di Peter Boom e gran parte delle sue opere, ho sempre avuto un profondo rispetto per gli Olandesi, certamente non si può negare che sia stato un grande uomo nonostante la sua condizione di omofilo felicemente dichiarato nel senso di “diverso”, ma ciò che conta maggiormente non è lo stato fisico o intellettuale della persona nel corso della propria esistenza, probabilmente imputabile ai propri genitori o a una vita impostata su piaceri devastanti della propria persona; non vedo nulla di trascendentale nel nascere “diverso per cause naturali”, ma è importante il ricordo dei meriti di una vita trasmessi ai propri eredi che rappresentano il vero contributo alla continuazione della propria esistenza come esempio per la Società.

Peter Boom fu sicuramente un grande uomo ma non c’è più, e nessuno ha potuto raccogliere e descrivere lo stato interno di sofferenza vissuto negli ultimi anni, senza amore e senza eredi dai quali gioire la completezza della sua esistenza.

Seguendo gli insegnamenti della Natura, da due fiori nascono altri fiori, da due pidocchi nasceranno i pidocchietti, mentre da un Pellicano maschio e un Cammello maschio si estingueranno entrambi le specie.

La scienza non ha ancora scoperto il perché della deformazione di alcuni esseri i quali nascono “diversi”, o nel corso della propria esistenza cambiano sesso, sino all’innamoramento con persone affette dalle medesime circostanze, Lui si accoppia con Lui o Lei si accoppia con Lei, le quali rientrano in quelle forme di patologie ereditarie del libero pensiero nel  comportamento fondato nell’assoluta libertà presente o passata, contravenendo alle regole della natura, per aver perso quel famoso treno della vita.

Nei tempi trascorsi, queste forme di punizione o devianze naturali che guidano alla procreazione di esseri “diversi”, hanno riempito il Cotolengo di infelici, e le cause primarie venivano attribuite essenzialmente all’unione fra consanguinei o all’eccessivo uso di sostanze alcoliche, narcotizzanti o droganti.

Che cosa sarebbe un mondo formato prevalentemente da “diversi”?

La risposta è ovvia senza ricorrere a sfumature portate a giustificare lo stato naturale delle proprie condizioni, le quali trascinano le generazioni future all’indebolimento del ragionamento e alla fine della specie umana.

Giovani senza futuro o senza una guida ai diritti e doveri nella società, i quali per varie ragioni imboccano scorciatoie colme di tentazioni che condurranno inevitabilmente al fallimento.

La fine dell’uomo.