Luminarie e cupeta.
Come ogni anno inesorabile. L’accensione delle fantastiche luminarie. l’odore delle caramelle, degli arachidi dolci, i mortaretti che ti svegliano la mattina.
-Mamma, voglio il palloncinoooo!-
La difficile scelta dei ragazzini delle giostre su cui fare tanti giri, le bancarelle che ti vendono gli aggeggi più inutili e la vita che scorre veloce.
Un nuovo vestito da indossare per la prima volta in occasione della Festa patronale, della “Festa della Madonna di Siponto“.
Quest’anno si rinuncerà a qualche spettacolo pirotecnico per donare aiuto ai terremotati di Amatrice, città gemellata con la nostra (Manfredonia).
Il chilo di cupeta (torrone) è obbligato, il concerto dell’artista di turno in piazza da evitare come la peste; il discorso del vescovo e l’arrivo dell’icona sacra…un lungo applauso.
Si rompono le righe. Luminarie e cupeta.
La banda si disperde per le vie per dare il saluto finale ai giorni di festa, una festa di folklore che caratterizza le piccole città e le rende uniche, un sano ritorno alle origini.