Assecondo questi attimi che portano alla gogna, con noncuranza, senza alcuno stile.
Mi spoglio di questi abiti macchiati per darli via al mendicante che incrocio per la strada e non nascondo gioia, a bocca aperta, rendendo gloria a chi non ha mai amato quel verseggiare atonico che, dal mio cuore, esplode all’ improvviso.
Son nudo, incandescente frivolo e pensante nel dormitorio di cervelli spenti.
(Sebastiano Impal@-Inedita-2017-All rights reserved)
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