Non è un videogioco, non sono un pagliaccio
Cuore impazzito, occhi di ghiaccio
Volo in picchiata, contraggo la mente
Obbiettivo primario: distruggo la gente
Coloro che hanno perché io non ho niente
Una casa, un lavoro, auto e sorrisi
Abiti, cibo e finti paradisi
Pane, pace, pietà non ho avuto
Tra miseria e dolore sono cresciuto
Unghie spezzate, voce roca e precisa
Per patria e famiglia la mia guerra è decisa
Mattino di sole, immagini sacre
Undici settembre, nel cuore ho mia madre
Quale Bene, quale Terra, quale Dio?
Eppure sono un uomo anch’io
Imploro perdono
Uccido le Torri e ardo con loro.


Non è un videogioco