Tempo slabbrato, confinamento, coprifuoco luoghi e spazi della cultura chiusi, un virus ci ha traghettato a ricordare il centenario della «spagnola» l’epidemia come protagonisti. Mascherina, distanziata in compagnia della mia ombra torno ancora in via Margutta. Donna Pietra mi ha fatto scoprire che sono ancora una timida, che stride con l’immaginario collettivo del mondo dei social. Senza il mio amico Pino che mi ha fatto aprire la porta da Donna Pietra non ho il coraggio di bussare per mettere in ordine quei famosi «incipit».
…Cammino, respirando gli odori di quel tratto di via Pronto, pronta?
Seguimi per un nuovo viaggio nel tempo al numero 53 QUESTA volta è una donna a farmi compagnia in questo tempo «slabbrato». Novella Parigini ah credici sarà il caso ma passa una gatta,si proprio una gatta,il simbolo chiave della pittrice. la gatta,il simbolo anche della donna oggetto,la donna considerata un usa e getta, nonostante anni di emancipazione femminile.Vicino alla casa di Fellini,viaggio precedente, nello studio di via Margutta si apre il mondo della Novella Parigini. piena di esperienza di studi francesi,frequentazioni americane. Il presidente kENNEDY le commisiona un Cristo per una chiesa nel Texas. Amicizie nate in varie parti del mondo si danno appuntamento in questo viaggio.
Arriva Sartre, il filosofo dell’esistenzialismo con Simona deBeauvoir, Dalì e De Chirico, ma anche Cocteau.
Calma qui si rischia l’assembramento. Una schiera di mostri sacri dell’avanguardia intellettuale Novella Parigini nasce nel 1921 da una famiglia senese e quel nome sembra avere una «paternità illustre» Da un carteggio della mamma con il D’Annunzio sembra sia stato lui a consigliare il nome di Novella. Gossip moderno qualcuno attribuisce il D’Annunzio come padre. Novella è morta bel 1993, ma rimane la «regina delle notti romane»notti con le caldaroste e il vino rosso.Attori che facevano la tappa da lei. Era l’epoca della «dolce vita» dei tuffi nelle fontane…ah fu lei la prima a tuffarsi nella fontana di Trevi e non immaginerai mai con chi,abbi pazienza, te lo dirò dopo. Respira, bussa lo scia di Persia…per chiederle un ritratto della bellissima moglie Soraya, poi da lui ripudiata per quel becero meccanismo che il matrimonio non producesse eredi.
Un amore troncato per una maschiista ragione di stato
Di Soraya resta l’immagine triste degli occhi verdi luminosi come gli occhi dei gatti dipinti da Novella. La mansarda atelier della Perugini era senza porte detto il «settimo cielo» dove si affollavano attori, pittori, star . I party erano pane e salame Ci si nascondeva per sfuggire ai paparazzi. Erano gli anni della tragica fine della morte della Montesi sulla spiaggia di Capocotta. Piccola,bionda, minuta la Novella fu la vera musa della Dolce Vita. Definita «selvaggia come il giardino prima della creazione» da William Tennessee Amori veri o presunti, George Raft, Gary Cooper,Errol Flynn. Con lei passeggiava in carrozza Cristina, antesignana delle trans AMERICANE, ex pilota. Amica di Ursula Andress da poco eletta MISS Stoccolma. Con lei Giò Stajano, altra icona del mondo trans. Tempo slabbrato furono loro i primi a fare il bagno alla Fontana di Trevi, ispirando poi Fellini.
Coprifuoco, scende il sipario su questa passeggiata, ma se mi segui di porterò presto in una «notte scandalosa» ho trovato gli articoli del tempo