Parlami d’amore. Sembrerebbe facile parlare d’amore, ma in realtà, può parlare d’amore solo chi ha conosciuto l’Amore, chi si è svuotato del suo egoismo per lasciarsi inondare dalla “forza dell’umile amore”.
E’ importante saper amare con il cuore e non con la ragione, amare con il cuore, con ogni fibra del cuore, in maniera smisurata, così da poter “gridare” al mondo intero con Tonino Bello, vescovo del grembiule e cantore degli ultimi, delle mele marce cadute dal carretto, dei drop-out, che “la misura dell’amore è….. amare senza misura”.
Giorgia, con la sua splendida voce continua a ripeterci:
Anche la voce dei giovani del Salento, i Negramaro, nel loro stile dicono:
Parlami d’amore
se quando nasce un fiore
mi troverai
senza parole
amore.
Parlami d’amore
se quando muore un fiore
ti troverai
senza respiro
amore.
Anche una storia d’amore e di vita, come quella raccontata da Gabriele e Silvio Muccino, nel film “Parlami d’amore”, tanto criticato, forse dai soliti detrattori- che indossano l’abito dell’esperto censore o recensore e per sembrare “obiettivi”, inforcano, le cosiddette lenti distorte kantiane- è un aspetto dell’amore, dell’amore ritrovato da “Sasha, figlio di nessuno, idealista e poco avvezzo alla praticità della vita, innamorato da quando aveva 8 anni di Benedetta. Ma Benedetta, è tutt’altro che amore, è solo…….un maledettissimo angelo che ama farsi male a tutti i costi (droga, alcol, sesso sfrenato).
Ma la vita è piena di sorprese, e, finalmente, Sasha incontra “Nicole – quarantenne francese rifugiatasi in un matrimonio che le regala sicurezza senza amore, per nascondersi dal dolore che la attanaglia – che travolge la vita di Sasha: le loro ferite, la solitudine, le paure, finiranno per unirli in un’amicizia che non potrà non trasformarsi in altro. Prima, però, i fantasmi del passato e le vecchie abitudini (il ragazzo è un asso del poker…) dovranno essere sconfitti”. Tra i due si crea un legame indissolubile e, dopo ripetuti tentennamenti e ripensamenti, momenti di deserto , di silenzio interiore di Nicole, Sasha inizia a conoscere la vita, Nicole non può fare a meno di ritornare a vivere perchè, finalmente, ha svuotato il suo “vaso” di dolore per riempirlo alla fonte dell’Amore.
Vi lascio con alcune pillole di riflessione…
Noi siamo esseri-tenerezza, siamo creati ad immagine somiglianza di Dio, tutta la nostra identità è tenerezza, è un tendere continuo all’amore.
Tenerezza è volere il bene dell’altro;
fare a gara per prestare attenzione all’altro e ai suoi bisogni;
dire grazie con la vita;
il cuore pulsante della coppia che consente di creare una
relazione di simpatia ed empatia, in cui come nella croce esiste un
valore verticale, rappresentato dallo stupore di essere, e, un valore orizzontale, rappresentato dalla forza dell’umile amore
il valore verticale = stupore di essere
il valore orizzontale = forza dell’umile amore
“Nel volto dell’altro si rivela
il volto
dell’infinitamente Altro: Dio”
Emmanuel Levinas