Comunicato Stampa. Nelle politiche di accoglienza c’è bisogno di verità e umanità
“Aiutiamoli a casa loro – blocchiamo le partenze – rispediamoli in Libia”. “Non possiamo accoglierli tutti, che se li pigli l’Europa”. Ne abbiamo sentite di tutte contro questa “invasione” dall’Africa. Non commuovono più nemmeno quei corpicini esanimi ripescati e ricomposti da chi ancora sente pietà per un bambino non suo, ma che è come se lo fosse.
Ma dove è finita l’umanita?
Umanità! Parola che sembra svuotata di senso, non solo da noi, ma un po’ dappertutto in questo mondo che ha preso una piega populista, nazionalista, sovranista… in cui la ragione, la compassione, la misericordia o la semplice solidarietà sono rispedite al mittente come roba logora da “buonisti” – altro termine spregiativo caro a chi non sente che la ragione del proprio tornaconto.
Eppure c’è un’Italia ancora bella, pronta ad accogliere, ad integrare, a dare lavoro, ad aiutare queste persone, che siano rifugiati, richiedenti asilo o, semplici “migranti economici”. Un’Italia che funziona anche grazie al loro lavoro, alla volontà, al sacrificio che s’impongono. Sono uomini e donne proprio come noi. Sono differenti solo per cultura, per vissuto, con tante ferite che si portano addosso e dentro, ma con gli stessi bisogni e sogni nostri.
La Società di San Vincenzo De Paoli si è sempre presa cura dei poveri, dei più deboli, operando per costruire la giustizia sociale, dentro un ideale di carità. Per questo non può tollerare quanto oggi sta accadendo in Italia e in Europa sulla politica delle migrazioni, un fenomeno destinato a durare negli anni, e per gestire il quale non servono chiusure, ma scelte condivise e intelligenti, che sappiano coniugare regole e diritti con il senso di umanità.
Perché l’umanità è una, e solo l’umanità unisce i popoli e genera pace.
Nelle politiche di accoglienza c’è bisogno di verità e umanità
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