A la brigata nobile e cortese, e ’n tutte quelle parti, dove sono con allegrezza stando sempre dono cani, uccelli e danari per le ispese, ronzin portanti e quaglie a volo prese, bracchi levar, correr veltri a bandono: in questo regno Niccolò corono, perch’elli è fior de la città sanese; Tingoccio e Min di Tengo ed Ancaiano, Bartolo e Mugavèro e Fainotto, che paiono figliuol del re Priàno: prodi e cortesi più, che Lancilotto; se bisognasse, con le lance in mano farian torneamenti a Camelotto.
” Sonetti dei mesi – Proemio “ di Folgóre da San Gimignano
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