Prove di autonomia

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Prove di autonomia. E’ una frase di rito: “comunque vada, sarà un successo”.

Sarà stata la giornata di sole primaverile, avrà contribuito il grande entusiasmo messo in questa iniziativa ma, la serata con i nostri ragazzi “speciali” improvvisatisi commercianti, dopo essersi cimentati a fare gli artigiani è stata veramente un successo.

Già alle 16, sabato la piazza brulicava di preparatori di palme per la benedizione di domenica.

Noi adulti e i ragazzi abbiamo stabilito una postazione dove c’era ancora spazio utile.

Avevo preparato i badge e questa cosa è subito piaciuta.

Tutti avevano il nome appeso alle giacche con l’indicazione della nostra associazione e questo li ha fatti sentire importanti.

Era comunque un segno distintivo e ci poteva tornare utile nel caso qualcuno avesse avuto l’ardire inconsapevole di allontanarsi dalla postazione, cosa del tutto remota visto i nostri occhi vigili che li seguivano in ogni dove.

Grande è stata la partecipazione dei nostri ragazzi, hanno trasportato le loro creazioni e i dolci da loro confezionati. Nella bancarella sono stati posati vassoi di dolci in quantità inferiore di quanti ne sono stati preparati. Durante il trasporto e la collocazione gran parte dei muffin e delle ciambelline prendevano la strada della pancia….ma questo l’avevamo previsto e ci abbiamo riso tanto. Erano talmente buoni che abbiamo “peccato” pure noi dello Staff.

Abbiamo lasciato che i ragazzi disponessero i loro lavori come credevano opportuno, abbiamo dato qualche colpo di mano finale ma l’effetto ultimo era grazioso.

Le prime due ore non sono state entusiasmanti ma finita la messa la piazza si è riempita e i ragazzi si sono ricaricati, le persone si sono avvicinate e i nostri “lavoratori” hanno dialogato.

Pensavo fossero più timidi invece, la gente ha capito ed ha cominciato a fare domande sui loro lavori.

Caspita, li ho trovati abbastanza sciolti, pensando alle problematiche delle loro patologie devo dire che questo banco di prova di autonomia è stato positivo sotto tutti gli aspetti.

Siamo riusciti a contenere i gridolini che accompagnano Antonio quando è estremamente felice, Martina non si nascondeva continuamente dietro la sua educatrice, Alberto sembrava un venditore nato, Cristina illustrava con dovizia di particolare gli oggetti in vendita. Tutti gli altri? Si davano da fare.

Insomma una bella “banda”.

Esperimento riuscito e senza dubbio da ripetere.

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Prove di autonomia

Testo di Marinella Melis