Quando scenderai la passerella
Non delle sfilate ma della vecchia barca
Quando arriverai fin qui
Non da Milano ma da molto lontano
Quando attraverserai
Non le luci della ribalta ma il buio oscuro
Quando con pochi panni
Vestito non di firme ma di povertà e paure
Arriverai da me fuggendo
Non da galà e fans ma da guerre e fame
Io sarò sul molo ad aspettarti
Dal giorno prima o ancora innanzi
Raccoglierò da terra la consunta scarpa che ti è caduta
Scalderò di abbracci il minuto corpo che mal ti sostiene
Custodirò il fagottino che tieni stretto
Annodando memorie tue di casa
Ti prenderò per mano
E proverò a chiamarti col tuo nome
Ora che solo nessuno più ti riconosce
Dopo un tempo immenso e lento con grave gesto
Tu finalmente alzerai la testa
E mi regalerai il tuo sguardo puro e intonso
Che affiderai a me colmo di fiducia
E pur ancora non sorridendo
Capirai che da me avrai soltanto
Non critiche ma amore che ti è dovuto
E di vivere e libero quel diritto
E ogni altro
Che spetta a un bimbo
Senza null’altra definizione né condizione
E allora sì troverai nel mio sguardo
Soltanto quello che stai cercando.
Quando scenderai
Poesia di Margherita Pizzeghello