Quanto pesa la instabilità della politica italiana? Che dalle elezioni sarebbe venuto fuori un quadro abbastanza incerto i mercati se lo aspettavano. Tuttavia, la realtà è stata ancora più complessa delle previsioni. Secondo molti analisti finanziari, infatti, sul futuro dell’euro inciderà un bel po’ il destino politico dell’Italia. Il quadro è complicatissimo. Il partito che finora ha governato è uscito malissimo dalle elezioni. Il timone della presidenza del Consiglio se lo contendono i due partiti più euro-scettici dell’intero panorama. E quel che è peggio è che nessuno dei due sembra in grado di poter contare su una maggioranza solida. Insomma, a incertezza si aggiunge incertezza e ancora altra incertezza.
Quanto pesa la instabilità della politica italiana sull’Euro?
Al momento sui mercati si vede ancora poco il timore della instabilità italiana. Lo dimostra il fatto che il rendimento del titolo di Stato decennale italiano è cresciuto solo di poco, mentre l’indice azionario pur andando in calo ha ridotto le perdite iniziali e il suo indicatore ROC trading (rate of change) non fa emergere grosse preoccupazioni. Però bisogna anche considerare che al momento i trader hanno scelto un approccio prudente. E poi in fin dei conti hanno cose più “grosse” a cui pensare, come l’evoluzione della possibile guerra commerciale innescata da Trump.
Tuttavia, significherebbe negare l’evidenza se dicessimo che l’ascesa di M5S e Lega in Italia rischia di minare l’entusiasmo per la moneta comune. Le elezioni in Francia, Olanda e la creazione di un governo in Germania hanno cancellato i timori anti-europeisti riaccesi soprattutto dalla Brexit, mentre dall’Italia si è levato iul problema opposto. Tenuto conto che l’euro è incluso in tutte le coppie di valute più volatili forex, ben si capisce che importanza ha questo discorso per i mercati.
Anche se è improbabile che un governo nel Paese – qualunque sarà quello che si formerà – possa costituire una seria minaccia al progetto di moneta comune, è altrettanto chiaro che ci saranno ripercussioni forti. Anzitutto sul progetto di unione dei mercati dei capitali, poi su tematiche come la revisione della politica agricola o la spinosa questione della gestione dei flussi migratori. Andare meno d’accordo su certi temi, finirà inevitabilmente con il minare anche l’euro. Questo è il timore più grande al momento.