In questa stazione affollata che è il mondo

cercavo affetto

tra i cespugli di amici riccioluti;

in questa stazione affollata che è il mondo

cercavo amore

tra le rughe d’un lenzuolo scucito;

ma in questa stazione affollata che è il mondo

tra vite compresse in un casco blu

e macchie rosse su asfalto e binari

affetto non ce n’è

e l’amore, forse, sta in questi maledetti treni

che non prenderò mai.

In questa stazione affollata che è il mondo

cercami tu allora:

dammi un cenno

senza farti riconoscere:

saprò che ci sei, almeno.

da Maturando, di Davide Caputo