E ti perdi. In orizzonti che non ti appartengono.
E ti ritrovi. Come nuova ma diversa e con un po’ di vecchio ancora dentro.
E ci stai. E riesci ad osservare e ad annoiarti ancora perché hai furia di qualcosa che non sai.
E rivivi. Rivivi tutto. E ti scordi tutto. E tutto riparte. E te ne dimentichi. Un cielo limpido e tutto è chiaro.
E ami. E ti ribatte il cuore di tutto il non battuto prima.
E li, chi vede le nostre felicità è spettatore delle nostre fragilità.
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Amore. Spesso si parla d amore solo verso altre persone oppure anche verso animali, ma comunque sempre verso l’altro. E se l’altro in questione fossimo noi stessi ? Il mio testo parla di una persona, indipendentemente dal sesso, che dopo un fatto o alcuni fatti trascorsi non si riconosce più e forse, in dei momenti, non riesce nemmeno più ad amarsi e non amandosi non riesce ad amare nemmeno le cose che amava prima. Vi è mai capitato? State lì e non vi amate, non amate la vostra vita, la vostra routine, il vostro corpo e magari provate a fare una cosa che vi è sempre piaciuta, ma non riuscite a godervela.
Una passeggiata, un caffè al bar, il vostro hobby preferito o due chiacchiere con un amico. Eppure prima…vi piacevano certe cose. Ma quando siete distrutti tutto ha un sapore diverso e allora? Allora arriva un momento in cui ci si ferma e si pensa “questo/a non sono io”. Ci si ferma e si osserva un attimo il cielo per capire dove siamo andati a finire e ci ritroviamo in qualcosa di piccolino. Siamo sempre noi. Con tutto quello che ci è accaduto. E dove eravamo? Sempre lì. Ma non ci riconoscevamo. Siamo arricchiti, distrutti ? Forse, ma arricchiti.
Ho scelto un immagine dell’artista Laura Balla che secondo me ben rappresenta una figura distrutta pronta a riscattarsi.
@Lauraballa_art @Ele_in.scena
Grazie mille a tutti. A chi si fermerà un attimo. A chi si perderà per poi forse ri trovarsi. Grazie a voi. Da me e da Laura Balla.