ANNO 2013: dopo esserci contati e, al grido di:”Ci siamo tutti?”, il 19 aprile, siamo saliti sul Trenino Verde.
L’ARST, ci aveva omaggiato on un viaggio su tale mezzo.
La carrozza è una Bauchiero 407 trainata da una locomotiva a vapore Reggiane 400, insomma ci siamo accomodati su un treno che ha più di un secolo. Tale mezzo ha ispirato anche lo scrittore David Herbert Lawrence che scrisse il libro “Sea and Sardinia”.
Nel treno abbiamo avuto anche la guida, la preziosa Danila che ci ha raccontato la storia del mezzo.
Tutti erano euforici, quasi nessuno aveva mai viaggiato su un treno storico.
Ci aspettava un viaggio di tre ore, con capolinea a Mandas, ne abbiamo fatto quattro, ma è stato piacevole, perché era una gita e come tale l’abbiamo vissuta.
Fotografie e filmati, chiacchiere, barzellette, mentre dai finestrini ammiravamo un spettacolo mozzafiato. La campagna tutta verde, distese coltivate ma anche pascoli per le pecore e le capre. Grandissime recinzioni dove correvano al galoppo dei magnifici cavalli.
Abbiamo fatto varie soste nelle stazioni per caricare l’acqua, grande lavoro per i macchinisti e gli addetti al treno, c’era da mettere nel fuoco il carbone, mentre nel cielo si sollevava una gigantesca nuvola di fumo.
A Gesico abbiamo fatto la sosta più lunga perché dalla parte opposta doveva transitare un altro treno e dovevano stare fermi. Una delle nostre ragazze, appassionata di motori è stata invitata a salire nella locomotiva.
Grande accoglienza a Mandas, abbiamo trovato un banchetto della Cooperativa che lavora per il Comune, appositamente allestito per noi, con ogni ben di Dio. Caspita, ci hanno fatto sentire importanti. Squisitamente gentili.
Un paio di vetture ci hanno accompagnato all’Agriturismo dove avevamo prenotato per il pranzo.
Ci aspettava un bel pranzo, con le battute di uno dei nostri ragazzi, che ieri vedeva tutte le mamme in stato interessante, nonostante l’età. Poi Cristina che in ogni dove, cerca regali da scroccare per donare alla mamma, le grasse risate di Marty, Filippo e Desiree, non ci hanno annoiato, mentre la riflessiva Monia faceva il servizio fotografico, Michele ieri si sentiva capo treno (sempre ai vertici lui), abbracciato al suo modellino ferroviario.
Il tempo è trascorso veloce, a noi è rimasta una bella pagina di ricordi.