Ho rialzato lo sguardo dopo il nubifragio del mio animo.
Impaurita,
ho corso scalza dentro le mie stesse paure,
per evitare di incontrare il tuo volto duro,
ho attraversato i miei anni nel buio.

Oggi rinasco,
rifiorisce il seme della mia carne bianca,
mi nutro di nuovi respiri,
di una nuova terra.

La mano accarezza il tempo delle ottuse ribellioni,
delle grida ancorate ai miei timpani.

Senza parlare,
dimentico quel dolore trafiggendo il mio grembo ancora pronto ad amare.

 

Simona Corbo.