Rinascita in arte e cultura utilizzando i social

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RINASCITA IN ARTE E CULTURA. utilizziamo i social in attesa di recuperare il valore aggregante dell’arte in un futuro possibile e libero.

L’ARTE È UN DONO DA CONDIVIDERE CON IL MONDO, ma in tempo di pandemia con la chiusura di tutto è rimasta in trappola.
L’arte è il linguaggio dell’anima con le sue molteplici espressioni nel bisogno interiore di raccontarsi, di manifestarsi, di esteriorizzare.

Inoltre l’Arte deve essere condivisa con la gente, per ispirarla. l’Arte stimola le menti, ma anche i sensi: gli occhi, l’olfatto… la Bellezza si fa dono, attraverso l’artista.

È una responsabilità nei confronti delle altre persone se si parla di diritti umani ed esplorare la complessità della natura umana, nell’era in cui l’impatto umano sulla geologia e gli ecosistemi della Terra raggiunge proporzioni critiche, l’arte può aiutare a sviluppare un nuovo concetto universale di diritti umani, di cui c’è molto bisogno, prendendo in considerazione le sensibilità locali.

Connettendo l’universale con il “locale” e rendendo possibili i diritti umani, l’arte non si è fermata, ha invaso utilizzando i social per comunicare la sua vitalità.

Da artista e curatrice di eventi gratuiti in location istituzionali, come altri curatori si è creata una possibile partecipazione virtuale con le proprie opere a raccontare questa tragedia, personalmente ho creato 2 gruppi FB – CI ABBRACCEREMO più FORTE- un raccoglitore di rassegna stampa quotidiana locale, nazionale e dal mondo, e sviluppando una comunicazione anche di intrattenimento vuole essere una memoria di ciò che stiamo vivendo, mentre il gruppo FUTURARTE è dedicato solo all’Arte, coinvolgendo gli artisti a condividere la visione delle proprie opere.

Ma l’arte virtuale non gratifica il piacere della socializzazione, dello stare insieme agli altri, dell’andare al cinema, al teatro, alle mostre d’arte, a partecipare agli eventi: ha bisogno di aggregazione.
Ciò non è possibile, e non è possibile pensare di organizzare una collettiva, una mostra che necessita di presenza fisica aggregante, per un lungo periodo finché il virus non sarà debellato l’arte dovrà essere virtuale, ovviamente è diverso per i galleristi e per i musei che dovranno adattarsi ai protocolli istituzionali per riaprire.

Salerno ha parchi, villa Comunale, parco Pinocchio, piazza della Concordia, parco Mercatello, parco su torrione alto, ecc.

Le varie associazioni di teatro e socioculturali potrebbero proporre un calendario di eventi e di rassegna cinematografica, di performance all’aperto studiando il distanziamento sia del pubblico che degli attori scegliendo spettacoli con pochi attori, e facendo pagare il biglietto da giugno a settembre sono 4 mesi di vita all’aperto… Contro questo virus funziona il distanziamento e tutto finché non ci sarà cura giusta e vaccino dovrà essere così concepito… Non si può annullare l’arte, la cultura, che stimolano la salute dell’anima…

Perciò credo che le istituzioni devono provvedere a dare gli spazi e palchi, sedie, servizi, ciò che hanno e la realtà artistica culturale della città riempirà con i contenuti.

Non posso esprimermi per l’arte commerciale non è il mio campo non sono un mercante d’arte, ma come curatrice di vetrine d’arte so che non posso organizzarle più per diverso tempo, hanno perso il loro scopo sociale AGGREGATIVO che è anche quello della mia passione per l’arte. Poi gli artisti anche da soli possono vendere opere creandosi e avvalendosi dei social o del proprio sito web, e so di artisti che hanno venduto in quarantena. Quindi ciò che ha compromesso la pandemia è l’arte come vettore AGGREGATIVO.


Anna de Rosa

RINASCITA IN ARTE E CULTURA. Utilizziamo i social in attesa di recuperare il valore aggregante dell’arte in un futuro possibile e libero.