Torna l’incubo della spesa scolastica per le famiglie italiane.
“L’estate sta finendo” cantavano I Righeira, in un tormentone lungo quasi quarant’anni. Un tormentone un po’ anomalo, visto che parla di una estate verso la fine e non agli inizi o in pieno svolgimento come in genere accade. E con la fine dell’estate torna la scuola. Un ritorno a dir poco traumatico per bambini e adolescenti, dopo la spensieratezza lunga quasi 4 mesi, trascorsi tra amici, mare e divertimento. Almeno per chi può permetterselo.
Ma il ritorno a scuola è traumatico anche per i genitori, visto che significa dover nuovamente affrontare la spesa scolastica per libri, zaini, astucci, penne, pennarelli, matite, quaderni, quadernoni e tutto quanto fa parte del corredo scolastico. Un incubo soprattutto per quanti a stento arrivano alla fine del mese e devono affrontare vizi, desideri e capricci dei propri pargoli. Che non si accontentano certo degli oggetti economici, ma voglio quelli rievocanti i personaggi di cartoni animati, serie tv, personaggi televisivi e calciatori.
Ogni anno le associazioni dei consumatori fanno un calcolo su quanto i genitori spenderanno per la spesa scolastica e in genere si parla sempre di stangata. Anche quest’anno, purtroppo, per i genitori le notizie non sono buone. Per Federconsumatori e Codacons, infatti, ci sono rincari, seppur con stime molto diverse. Molti di voi non saranno contenti e reagiranno in malo modo: “siamo alle solite”, “tante promesse elettorali ma alla fine il succo é sempre lo stesso: e io pago!”.